Le autorità di Shanghai hanno iniziato a smantellare le barricate attorno ai complessi residenziali e a rimuovere il nastro segnaletico dalle piazze e dagli edifici. Per gli oltre 25 milioni di abitanti della metropoli si tratta di un enorme passo avanti, perché indica che la fine del lungo lockdown è ormai imminente. Mancano solo poche ore alla mezzanotte del primo giugno, quando molte delle restrizioni adottate negli ultimi mesi per contrastare i contagi da coronavirus Sars-CoV-2 saranno rimosse. Ieri, lunedì 30 maggio, alcune persone sono state autorizzate a lasciare l’area in cui vivono per fare una breve camminata e concedersi una birra e un gelato nelle strade deserte.
A Shanghai il ritorno alla normalità è solo parziale
Per gli abitanti di Shanghai, gli ultimi due mesi sono stati difficilissimi. Il lockdown ha costretto molti di loro ad affrontare delle importanti perdite economiche e un forte stress, dovuto soprattutto alle difficoltà legate agli approvvigionamenti di cibo o all’accesso ai trattamenti sanitari. Da domani, mercoledì 1 giugno, la vita nella città cinese dovrebbe tornare alla normalità: i mezzi pubblici riprenderanno a funzionare e i cittadini potranno andare a lavorare senza temere ripercussioni. “Ora che sto per riprendere a lavorare, mi sento un po’ nervoso”, ha raccontato Joseph Mark, un cittadino di Shanghai che lavora nel settore dell’educazione. “È difficile credere che stia davvero succedendo”, ha aggiunto.
Il ritorno alla normalità non è però totale e riguarda solo i cittadini che vivono nelle aree a basso rischio (si parla di circa 22.5 milioni di persone), che dovranno comunque continuare a indossare la mascherina ed evitare il più possibile gli assembramenti. Inoltre, i ristoranti resteranno ancora chiusi, le palestre riapriranno più avanti e i negozi potranno operare solo al 75% della capienza normale. Come se non bastasse, i cittadini dovranno sottoporsi a un tampone ogni 72 ore per poter utilizzare i trasporti urbani ed entrare nei locali pubblici. Chiunque risulterà positivo dovrà rispettare un periodo di quarantena e lo stesso dovranno fare anche i suoi contatti più stretti. Gli ultimi dati disponibili indicano che il 30 maggio si sono verificati 31 casi di Covid, in calo rispetto i 67 del giorno precedente.