Così l’Isis vuole sfruttare la guerra in Ucraina per attaccare l’Europa

L’Isis è pronto a sfruttare a proprio vantaggio la guerra in Ucraina per approfittare della distrazione generale e condurre degli attacchi terroristici nel cuore dell’Europa. È l’allarme lanciato dai servizi di intelligence occidentali dopo la scoperta di un appello rivolto agli jihadisti in un messaggio audio su Telegram.

La voce è quella del nuovo portavoce dello Stato Islamico, Abu Omar al-Muhajir, che in un canale “attenzionato” ha invitato i miliziani a rivendicare gli ex leader uccisi. Il mese scorso l’Isis aveva infatti confermato la morte del suo ex capo, Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi, principale obiettivo di un’operazione antiterrorismo degli Usa condotta a inizio febbraio nella regione di Idlib, al confine fra Siria e Turchia. E ne aveva annunciato il successore alla guida del Califfato: l’iracheno Abu al-Hasan al-Hashimi al-Qurayshi.

Isis, l’appello ai miliziani: “Attaccare l’Europa mentre i crociati combattono fra loro”

Nello stesso messaggio, sempre via social, il gruppo aveva anche reso nota la morte dell’ex portavoce del Daesh, al-Muhajir Abu Hamzah al-Qurayshi, scomparso in circostanze misteriose. Uccisioni che l’Isis vuole ora vendicare, utilizzando la guerra in Ucraina come un’arma di distrazione per poter colpire liberamente l’Europa.

Isis Ucraina
Foto Unsplash | Karollyne Hubert

“Annunciamo, con l’aiuto di Dio, l’inizio di una battaglia benedetta per rivendicare i due sceicchi Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi e al-Muhajir Abu Hamzah al-Qurayshi – ha detto Abu Omar al-Muhajir nel messaggio audio di 12 minuti comparso su Telegram –. I tempi sono maturi: attacchiamo l’Europa mentre i crociati si combattono fra loro”.

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Il portavoce si è quindi rivolto “a tutti i leoni del Califfato e ai combattenti dello Stato Islamico ovunque. Se colpite, colpite duramente in modo da causare dolore e terrorizzare. Il rappresentante del gruppo jihadista si è poi augurato che la guerra in Ucraina non si termini prima che saranno bruciati “i crociati e distrutti i loro territori”.

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Che si tratti di una minaccia concreta o di una mera azione di propaganda, al momento, non è dato saperlo. Quel che è certo è che ormai da settimane si rincorrono notizie e alert dei servizi d’intelligence su una possibile riorganizzazione dell’Isis. A confermarlo è stato anche il generale Michael Erik Kurill, nuovo comandante del Comando centrale statunitense.

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Foto Unsplash | Levi Meir Clancy

Nei giorni scorsi, dopo una visita nei campi di prigionia nel regione autonoma del Rojava, Kurilla ha infatti raccontato che la situazione nel Nord-Est della Siria è in forte fermento. Tra sommosse ed evasioni dai campi profughi (come quello di al-Hawl) la preoccupazione è che gli ex combattenti si stiano riarmando e siano pronti a colpire l’Europa grazie alla collaborazione di lupi solitari e cellule dormienti. L’allerta ora è massima.

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