Le tensioni tra la Russia e l’Ucraina stanno crescendo sempre di più. Dopo aver riconosciuto l’indipendenza delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, Vladimir Putin ha ordinato l’invio di truppe nella regione del Donbass per “assicurare la pace”. Le stime provenienti dagli Stati Uniti indicano che ora la Russia ha quasi il 75% delle sue forze convenzionali schierate contro Kiev. Questo dato può spaventare e indurre a porsi una domanda: “Cosa vuole ottenere Putin?”. Gli obiettivi che il presidente russo intende raggiungere sono piuttosto precisi ed è stato lui stesso a ricordarli ieri, martedì 22 febbraio, durante una conferenza stampa.
Putin ha dichiarato che, per porre fine alle ostilità, l’Ucraina dovrà mettere in atto tre azioni: rinunciare all’adesione alla Nato, demilitarizzare il Paese e riconoscere l’annessione della Crimea alla Russia. Il presidente ha poi definito “non negoziabili” gli interessi e la sicurezza della nazione che rappresenta.
Putin: “L’Ucraina potrebbe sviluppare delle armi nucleari”
La Russia teme che l’Ucraina possa sviluppare delle armi nucleari. Putin ha sottolineato che non si tratta di un’accusa a vuoto, ma basata su alcune informazioni di cui il suo Paese è in possesso. “Se l’Ucraina dovesse dotarsi di armi nucleari tattiche, diventerebbe una minaccia per la Russia”, ha fatto notare il presidente russo. “L’Ucraina ha avuto, nel suo passato sovietico, competenze nucleari molto vaste, in termini di reattori, tecnologia, conoscenze, specialisti”, ha aggiunto. “Per l’Ucraina sarebbe molto facile dotarsi di armi nucleari rispetto ai Paesi che devono iniziare da zero”.
Nel corso della conferenza stampa, Putin ha anche accusato la Nato di aver ingannato Mosca. L’organizzazione, infatti, avrebbe rotto la promessa di non allargare l’Alleanza verso est, fatta al tempo della riunificazione tedesca del 1990. Secondo Putin, la Nato si è estesa cinque volte verso est e ha trattato la Russia come un nemico. Il leader del Cremlino ha aggiunto di aver chiesto più volte all’Alleanza di non ammettere l’Ucraina. Ha poi accusato la Nato di voler indebolire la Russia e di aver sostenuto i terroristi del Caucaso durante le guerre in Cecenia.
La Russia non esclude la via del dialogo
Infinte, Putin si è detto disponibile al dialogo con la Nato e gli Stati Uniti, ma solo se prima saranno accolte le richieste di Mosca. “La Russia continua a sostenere che i problemi più difficili si risolvono al tavolo del negoziato”, ha dichiarato.
La Casa Bianca ha sottolineato che fino a quando la Russia non cambierà atteggiamento non ci sarà alcun incontro tra Putin e Joe Biden, il presidente degli Stati Uniti. Il segretario di Stato Antony Blinken ha spiegato che il meeting si sarebbe tenuto “solo se la Russia non avesse invaso l’Ucraina”. “L’invasione sta iniziando e la Russia ha chiarito il proprio totale rifiuto della diplomazia”.