Cosa prevedono le leggi che regolano la mutua assistenza tra gli stati membri dell’Ue?

Due articoli chiave, l’articolo 122 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e l’articolo 42.7 del Trattato dell’Unione Europea (TUE), delineano le basi per l’assistenza economica e la difesa collettiva dell’Ue

La bandiera dell'Ue
La bandiera dell’Ue | Photo by David Sedlecký licensed under CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/) – Newsby.it

L’Unione Europea (UE) ha sempre cercato di promuovere la cooperazione tra i suoi Stati membri, dando vita a un’architettura giuridica e istituzionale che favorisca la mutua assistenza. Due articoli chiave, l’articolo 122 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e l’articolo 42.7 del Trattato dell’Unione Europea (TUE), delineano le basi per l’assistenza economica e la difesa collettiva. Questi articoli non solo stabiliscono le procedure di assistenza, ma evidenziano anche l’impegno dell’UE verso la solidarietà in situazioni di crisi.

Articolo 122 TFUE: La base per l’assistenza economica

L’articolo 122 del TFUE è cruciale per l’intervento dell’Unione in situazioni di emergenza economica. Esso consente al Consiglio dell’Unione Europea di adottare misure rapide in caso di gravi difficoltà economiche. In particolare, il primo comma afferma che il Consiglio può decidere, su proposta della Commissione, le misure adeguate in uno spirito di solidarietà tra Stati membri. Questo è stato evidente durante l’emergenza energetica causata dall’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, quando sono state implementate misure di emergenza, tra cui:

  1. Un tetto ai prezzi dell’energia;
  2. La tassazione degli extra profitti.

Inoltre, il secondo comma permette al Consiglio di concedere assistenza finanziaria a Stati membri in difficoltà a causa di calamità naturali o circostanze eccezionali. Questa clausola è stata utilizzata per garantire prestiti comuni, come nel caso dello strumento Sure, che ha sostenuto gli Stati membri durante la crisi economica provocata dalla pandemia di COVID-19. Ecco il testo del secondo comma dell’articolo 122: “Qualora uno Stato membro si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo, il Consiglio, su proposta della Commissione, può concedere a determinate condizioni un’assistenza finanziaria dell’Unione allo Stato membro interessato. Il presidente del Consiglio informa il Parlamento europeo in merito alla decisione presa”

Esempi di applicazione dell’articolo 122

Nel corso degli anni, l’articolo 122 ha dimostrato la sua efficacia in diverse occasioni, tra cui:

  1. 2010: Assistenza alla Germania per le devastanti inondazioni;
  2. 2011: Supporto a Cipro dopo l’esplosione di una centrale elettrica;
  3. 2004: Risposta agli atti terroristici in Spagna.

Questi eventi hanno messo in luce quanto possa essere efficace la mutua assistenza in situazioni di crisi.

Articolo 42.7 TUE: La mutua difesa nell’Ue

L’articolo 42.7 del TUE stabilisce il principio della mutua difesa tra Stati membri, sottolineando che, in caso di aggressione armata, gli altri membri sono tenuti a prestare aiuto. Questa clausola è stata attivata una sola volta, in risposta agli attentati terroristici del 13 novembre 2015 a Parigi, quando i membri dell’UE hanno riconosciuto la necessità di una risposta collettiva.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen | EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON – Newsby.it

È importante notare che, sebbene l’articolo sia stato evocato in altre circostanze, come nel caso della minaccia russa percepita da Svezia e Finlandia, non è stato attivato ulteriormente.

Riflessioni sul futuro della mutua assistenza nell’Ue

Guardando al futuro, è chiaro che l’Unione Europea deve rafforzare il proprio quadro giuridico e istituzionale per la mutua assistenza. Le crisi globali richiedono risposte coordinate e tempestive. La crescente complessità delle minacce, sia in termini di sicurezza che economiche, evidenzia la necessità di una maggiore integrazione tra gli Stati membri.

È essenziale che gli Stati membri riconoscano l’importanza di investire nella difesa collettiva e nelle capacità di risposta alle crisi. Solo attraverso un impegno condiviso e una visione comune, l’Unione Europea potrà garantire la sicurezza e il benessere dei suoi cittadini, mantenendo saldi i principi di solidarietà e cooperazione.

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