Il vaccino contro il Coronavirus potrebbe essere pronto nell’arco di “tre o quattro” settimane: parola di Donald Trump, Quest’ultimo è tornato a difendere la sua gestione dell’emergenza Covid, affermando di non aver “minimizzato” i rischi della pandemia. Nonostante ci sia l’audio dell’intervista al reporter Bob Woodward in cui aveva ammesso il contrario. “La mia azione è stata forte ma non volevo creare panico tra la gente”. “Se volete sapere la verità, la precedente Amministrazione avrebbe impiegato forse anni per avere un vaccino a causa dell’Fda e di tutti i permessi. Siamo a poche settimane dall’averlo”, ha aggiunto durante una town hall organizzata dalla Abc a Philadelphia. “Potrebbe trattarsi di tre o quattro settimane”. Questo vorrebbe dire che il vaccino arriverebbe prima delle elezioni Usa del 3 novembre prossimo.
Trump è sicuro: “Il Coronavirus sparirà”. I dubbi sulle mascherine
Poi Trump ha ribadito la convinzione che il Coronavirus “sparirà”; ma non solo. il presidente americano, che per la prima volta risponde alle domande degli elettori, si è paragonato a Winston Churchill, spiegando che avrebbe agito allo stesso modo di come fece il premier britannico durante i bombardamenti nazisti: “Non penso che sia stato necessariamente onesto, ma penso che sia stato un grande leader”. Sull’uso della mascherina, però, sembrano ancora vivi i dubbi per il presidente Usa. A una elettrice che gli ha chiesto perché non ha imposto l’obbligo di indossare la mascherina a livello nazionale, come raccomandato dalla stessa task force della Casa Bianca, Trump ha detto: “Alcune persone pensano che non sia utile”.
Nel frattempo sono saliti a 29,5 milioni i casi di Coronavirus nel mondo, mentre le vittime hanno superato quota 935 mila, secondo i dati della Johns Hopkins University. L’India con 5 milioni di contagi ha accorciato il distacco dagli Stati Uniti, che rimane il Paese più colpito con 6,6 milioni di infezioni.