I funzionari dell’intelligence statunitense avevano avvertito già a novembre che la diffusione del coronavirus nella regione cinese di Hubei sarebbe potuta diventare un “evento catastrofico“, ha riferito l’ABC News poco fa.
Il National Center for Medical Intelligence (NCMI) dell’esercito aveva documentato le preoccupazioni sulle fasi iniziali della pandemia in un rapporto dell’intelligence, due funzionari che avevao ricevuto il documento hanno affermato alla ABC News, che il documento evidenziava come il virus stava creando vittine e che le ripercussioni sarebbero state gravi anche dal punto di vista economico.
Secondo quanto riferito, l’indagine è stata condotta attraverso intercettazioni e immagini satellitari che mostrano come la pandemia non era affatto sotto controllo in Cina. Gli effetti del Coronavirus erano quindi già visibili mesi fa.
Nel report si parla chiaramente di “evento catastrofico”, e sia DIA che lo staff sulla sicurezza della Casa Bianca erano state informate più volte dei fatti. Mentre è stato presentato nel Daily Brief di Trump solamente a inizio di Gennaio. Sempre a quanto riportato dall’ABC News.
Lato governativo, viene affermato che nonostate le segnalazioni fossero arrivate già da diversi mesi, era stato necessario valutare e studiare quello che accadeva e sarebbe potuto accadere, prima di considerarlo come ordine del giorno. Questo ha innescato l’attacco duro di chi invece sostiene che l’amministrazione Trump avrebbe potuto e poteva fare di più.
Da mercoledì mattina, quasi 400.000 americani sono risultati positivi al virus, con almeno 12.911 morti, secondo i dati della Johns Hopkins University.