Australia e Nuova Zelanda stanno discutendo sulla possibilità di creare una ‘travel bubble’ (una ‘bolla’ entro la quale poter viaggiare) tra i due Paesi. La premier neozelandese Jacinda Ardern ha confermato le trattative con il governo australiano: “Arrivo da una riunione con il Gabinetto nazionale australiano – ha dichiarato in conferenza stampa –, un incontro con leader federali e statali australiani, per discutere della nostra esperienza con l’emergenza Covid-19 su entrambi i lati del Mare di Tasman e per capire cosa possiamo imparare gli uni dagli altri e come potremmo essere in grado di lavorare insieme mentre ci riprendiamo da questa pandemia”.
Il rapporto fra Nuova Zelanda e Australia
La stessa Ardern ha spiegato l’importanza di un accordo fra i due Paesi dell’Emisfero Sud: “Australiani e neozelandesi viaggiano attraverso The Ditch (‘Il Fosso’, come è conosciuto colloquialmente il Mare di Tasman, ndr) più di quanto non facciano altrove. La Nuova Zelanda è la seconda più grande fonte di turisti australiani dopo la Cina, con un milione e 200mila visitatori l’anno scorso. Allo stesso tempo, un milione e 600mila australiani hanno visitato la Nuova Zelanda. Entrambi trarremo beneficio dal riprendere a viaggiare“.
“Si tratta di una sorta di bolla – ha quindi specificato la premier neozelandese – per viaggiare tra i due Paesi senza fare la quarantena obbligatoria. Nessuno viaggerebbe se dovesse fare una quarantena di due settimane prima e altre due settimane di isolamento al rientro. Ma c’è ancora molto lavoro da fare prima di poter far progredire un’idea del genere”.
Atteggiamento propositivo ma vigile
“Ci sono molte somiglianze nel modo in cui ognuno di noi ha cercato di gestire l’emergenza e su come vogliamo riprendere il controllo, quindi abbiamo gli stessi obiettivi – ha aggiunto Ardern, che quindi conferma da parte del governo neozelandese un atteggiamento propositivo ma comunque vigile –. Nessuno di noi vuole nuovi casi nei due Paesi, nessuno di noi vorrebbe il peso di ciò”.
“Il mio messaggio rimane lo stesso per il resto della settimana, rispettate le restrizioni, rispettate le distanze fisiche: facciamolo ancora questa settimana per mantenere questa serie positiva di numeri” ha poi concluso il primo ministro della Nuova Zelanda.