La Corea del Nord questa mattina (quando in Italia era ancora notte) ha lanciato almeno 10 missili balistici di vario tipo verso il Mar del Giappone. Uno è caduto vicino alle acque territoriali sudcoreane, in quello che il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha definito un “effettivo atto di invasione territoriale“. Come comunicato dai militari di Seul, la Corea del Sud ha risposto prontamente lanciando tre “missili aria-superficie di precisione” nelle acque a nord del confine marittimo intercoreano.
Missili: la risposta di Seul
Il presidente sudcoreano, come riporta l’agenzia Yonhap, ha ordinato “un’azione rapida per far pagare al Nord le provocazioni“, invitando i militari a essere pronti contro ulteriori provocazioni di alto livello da parte della Corea del Nord durante la riunione convocata d’urgenza del Consiglio di sicurezza nazionale. “La provocazione della Corea del Nord è di fatto un’invasione territoriale con un missile che ha attraversato la Linea di Confine Settentrionale per la prima volta dalla divisione” della penisola, ha dichiarato il suo ufficio in una nota. Secondo funzionari della difesa, citati dall’agenzia di stampa Yonhap News, il missile era diretto verso l’isola prima di finire in alto mare. Dopo il lancio dei missili è stato emesso un avviso di evacuazione e di raid aereo per l’isola di Ulleungdo, al largo della costa orientale del Paese.
Da Corea Nord minacce nucleari a Usa-Seul se usano la forza
Poi è arrivato “l’avvertimento“. La Corea del Nord ha minacciato Usa e Corea del Sud di usare le armi nucleari per far pagare “il prezzo più orribile della storia” qualora dovessero far ricorso alla forza, in un’escalation retorica contro le manovre militari congiunte in corso su larga scala di Washington e Seul.
Pak Jong-chon, un segretario del Partito dei Lavoratori e stretto collaboratore del leader Kim Jong-un, ha definito le manovre “aggressive e provocatorie“, in una nota diffusa nella notte dalla Kcna.
Il Nord, definendo come “avvertimenti” i suoi molteplici lanci di missili, ha preso di mira le manovre partite lunedì che coinvolgono 240 aerei da guerra. “Se gli Stati Uniti e la Corea del Sud tentassero di usare la forza contro di noi, le forze speciali dell’esercito della Repubblica democratica popolare di Corea svolgerebbero immediatamente la missione strategica loro assegnata e gli Stati Uniti e la Corea del Sud dovrebbero affrontare un evento terrificante e pagare un terribile prezzo“, ha riferito il funzionario. Washington e Seul “devono tenere a mente che prendere questo come un semplice avvertimento sarebbe un enorme errore nelle circostanze attuali“, ha concluso.