I soccorritori hanno salvato 11 dei 22 minatori intrappolati sottoterra da due settimane nella Cina orientale. A comunicare la notizia è stata la televisione di stato Cctv (China Central Television). I soccorritori hanno tratto in salvo il primo minatore attorno alle 11:03, ora locale (in Italia erano le sei di mattina). L’emittente nazionale ha spiegato che l’uomo, debilitato dai giorni trascorsi a 600 metri di profondità, non appartiene al gruppo dei dieci minatori con cui era stato stabilito un contatto radio dalla superficie.
Il recupero degli altri 10 minatori
I soccorritori hanno salvato altri dieci minatori intrappolati nella miniera d’oro di Hushan, nella provincia di Shandong, un’ora dopo il recupero del primo uomo. Sono tornati in superficie da un’uscita differente rispetto a quella utilizzata in precedenza. Uno dei minatori tratti in salvo è ferito, ma al momento non è chiara la gravità delle sue lesioni. Degli altri undici minatori intrappolati all’interno della miniera non si sono più avute notizie in seguito all’esplosione avvenuta il 10 gennaio. Uno di loro è morto nei giorni scorsi per le ferite riportate durante il crollo.
Le operazioni di salvataggio
Nei giorni precedenti al salvataggio, i minatori intrappolati sottoterra hanno ricevuto porridge, acqua calda, coperte e materiali isolanti. Song Xicheng, il vice direttore delle squadre dei soccorritori sul campo, aveva spiegato a Cctv che gli alimenti sono stati scelti per aiutare gli uomini a riprendersi il prima possibile dagli squilibri intestinali e nutrizionali dovuti alla denutrizione. È anche per questo che al salvataggio, oltre a medici e soccorritori, hanno preso parte anche nutrizionisti, neurochirurghi e psicologi. Alle operazioni di soccorso hanno preso parte 629 persone divise in 17 squadre. Parallelamente sono state avviate delle indagini sulle responsabilità del ritardo con cui è stato lanciato l’allarme al momento dell’incidente, che hanno già portato all’arresto di varie persone.