Buckingham Palace, “è stato il maggiordomo”: rubati 110mila euro

Una volta tanto lo si può affermare senza possibilità di smentite: “È stato il maggiordomo“. L’antico luogo comune, reso immortale da secoli di letteratura, si è curiosamente concretizzato nientemeno che a Buckingham Palace. Qui lavorava Adamo Canto, 37 anni, britannico di Scarborough (North Yorkshire) nonostante nome e cognome di origini italiane. Addetto alle cucine e poi al catering della residenza dei Reali di Gran Bretagna, aveva sottratto in pochi mesi beni dal valore complessivo di oltre 110mila euro. E ora dovrà trascorrere otto mesi in carcere.

Chi è Adamo Canto, il “maggiordomo ladro”

La notizia è stata confermata da tutti i principali media di Oltremanica, che hanno dato ampio spazio al “maggiordomo ladro” d’Inghilterra. Adamo Canto, impiegato di Buckingham Palace fin dal 2015, da novembre 2019 ad agosto 2020 ha alternato al suo lavoro in cucina diversi furti di oggetti preziosi. Secondo quanto stabilito dai giudici, almeno 77 beni di proprietà di casa Windsor sarebbero finiti nelle sue mani. Buona parte di essi (almeno metà) sono già stati rivenduti su eBay.

Le ricostruzioni provenienti da Londra parlano di una trasformazione che gli stessi colleghi e amici di Adamo Canto avrebbero definito “inspiegabile“. Specchiato professionista, il maggiordomo si sarebbe tramutato in ladruncolo dopo anni di onorata carriera a Buckingham Palace. I motivi sarebbero da ascrivere a improvvisi problemi economici che lo avrebbero colpito, gettandolo in una sorta di panico. “È stato ingenuo“, ha spiegato il suo legale alla Corte. “Ladro non particolarmente raffinato“, lo ha invece definito il giudice.

Il ruolo di eBay nell’indagine e la decisione del giudice

Il maggiordomo è stato infatti scoperto proprio grazie a eBay. Qui aveva messo all’asta gli oggetti precedentemente sgraffignati a Buckingham Palace, senza però utilizzare nomi contraffatti ma le sue effettive generalità. Gli inquirenti hanno peraltro scoperto che la disperazione ha indotto Adamo Canto a mettere tutto in vendita a cifre notevolmente inferiori rispetto al valore effettivo della refurtiva. In tribunale ha quindi “mostrato genuino pentimento per le sue azioni“, ha spiegato il giudice. La sua pena è stata quindi dimezzata. Anche perché l’uomo “era incensurato e tanto aveva fatto per la comunità dello Yorkshire. In particolare assistendo anziani malati di Alzheimer“.

Tra i beni sottratti dal maggiordomo prestato al crimine figurano moltissime fotografie ufficiali della Casa reale britannica. Tra esse quelle della visita di Donald Trump a Buckingham Palace nel 2019 o gli scatti, con tanto di autografo, del Principe William e di sua moglie, la Duchessa di Cambridge Kate Middleton. Della refurtiva facevano parte anche orologi ufficiali di Buckingham Palace, cofanetti preziosi, pregiati pigiami in seta, una stilografica di Tiffany, uno smartphone unico al mondo e personalizzato per il Principe Andrea e diverse medaglie onorarie della Regina Elisabetta.

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