In Bielorussia, per il quarto fine settimana consecutivo, ci sono state grandi proteste di piazza contro il presidente Alexander Lukashenko. Nella capitale Minsk più di 100mila persone hanno protestato nuovamente contro i risultati controversi delle elezioni del 9 agosto e hanno chiesto le dimissioni di Lukashenko.
Il centro di Minsk è stato isolato dalla polizia in tenuta antisommossa attraverso barriere antisfondamento e mezzi corazzati. L’agenzia di stampa governativa russa Interfax, riportando fonti del ministero dell’Interno bielorusso, ha detto che sono state arrestate almeno 100 persone in tutta la Bielorussia. Ci sono stati cortei di protesta anche in altre città bielorusse come Brest, Vitebsk e Grodno. Alcuni video diffusi sui social network mostrano le violenze di agenti con il passamontagna durante gli arresti. Secondo il Guardian almeno una persona sarebbe stata portata via in ambulanza.
Secondo Daragh McDowell, analista della società di consulenza globale “Verisk Maplecroft”, intervistato da Al Jazeera, le condizioni economiche dei bielorussi stanno incidendo sulle proteste. Secondo McDowell l’economia bielorussa sarebbe “sull’orlo del baratro”. Ciò avrebbe portato i bielorussi a “non avere più paura di Lukashenko”, che avrebbe perso molta della sua autorità. Barys Goretsky, dell’associazione della stampa bielorussa, ha raccontato al Guardian che le proteste proseguono anche durante la settimana, ogni giorno, con persone che si riuniscono nei cortili dei condomini per contestare Lukashenko.
I manifestanti di domenica, che hanno sfilato con bandiere bianche e rosse, il colore della prima bandiera della Bielorussia indipendente, hanno ironizzato sul sostegno del presidente russo, Vladimir Putin, con striscioni come “Sponsor del nostro giorno di festa – Putishenko”: gioco di parole fra i cognomi dei due presidenti. I manifestanti hanno anche preso in giro Lukashenko per essersi fatto riprendere mentre scendeva da un elicottero indossando un giubbotto antiproiettile e con un’arma in mano.
Lukashenko dovrebbe incontrare a breve Putin a Mosca e, sempre secondo il Guardian, i due si sentono spesso al telefono. Lukashenko, dall’inizio delle proteste, ha detto che i manifestanti sono manovrati dai paesi occidentali. Il primo ministro russo, Michail Misustin, la scorsa settimana è stato in visita a Minsk e ha detto che la Bielorussia non dovrebbe cedere alla “pressione esterna”. Intanto, altri quatto membri che sostengono Viktar Babaryka sono stati rapiti a Minsk.
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