Biden si ritira, Kamala Harris si prepara a sfidare Trump e a scegliere il suo vice

La vice dell’inquilino della Casa Bianca potrebbe diventare la prima donna a ricoprire l’incarico di presidente degli Stati Uniti

Non sarà Joe Biden a sfidare Donald Trump alle elezioni presidenziali del prossimo 5 novembre. Il presidente degli Stati Uniti ha comunicato la sua intenzione di ritirarsi tramite una nota, nella quale ha comunque specificato che resterà in carica fino alla fine del suo mandato. Nei prossimi giorni Biden parlerà alla nazione per fornire maggiori dettagli sulla sua decisione, ma nel frattempo ha dichiarato di essere intenzionato a sostenere la candidatura della sua vice Kamala Harris, che a sua volta ha confermato di essere pronta a “scendere in campo”. Se gli elettori si schiereranno con lei, potrebbe diventare la prima presidente donna degli Stati Uniti. La strada si prospetta però lunga e tortuosa, soprattutto a causa della crescente popolarità di Trump.

La strada verso la convention democratica

“Sono onorata” ha dichiarato Harris ha accettando l’investitura del commander in chief. “Mi guadagnerò la nomination e batterò Trump” ha poi promesso in un post al quale ha allegato il link per le donazioni alla sua campagna. “Questi non sono tempi normali e le prossime non saranno delle elezioni normali. Ma questa è la nostra America e io ho bisogno di voi in questa battaglia” ha aggiunto in uno dei suoi primi messaggi di raccolta fondi. Il suo appello non è caduto nel vuoto e in poche ore sono stati raccolti 46,7 milioni di dollari per il Partito Democratico.

Anche se Harris ha già ricevuto degli endorsement importanti, tra cui quello di Bill e Hillary Clinton, la sua candidatura non diventerà ufficiale prima della convention democratica che si svolgerà a metà agosto a Chicago. Fino a quel momento, anche altri esponenti di spicco del Partito Democratico potrebbero provare a tirare acqua al loro mulino, proponendosi come possibili alternative all’attuale vicepresidente. Dopotutto, in occasione della convention chiunque potrà candidarsi, anche chi in passato non ha partecipato alle primarie. Insomma, nulla è ancora deciso, ma in un periodo così delicato sembra improbabile che i democratici vogliano rischiare di indebolire ulteriormente la propria immagine ignorando la volontà di Biden, che è stato molto chiaro nella designazione della sua “erede”.

Chi potrebbe essere l’eventuale vicepresidente di Harris?

Tra i possibili avversari di Harris in vista della convention ci sono anche alcuni dei nomi più adatti a ricoprire l’incarico di vicepresidente. Vale la pena citare Josh Shapiro, l’attuale governatore della Pennsylvania, considerato da molti esperti uno degli astri nascenti del Partito Democratico. Negli ultimi giorni ha ricevuto degli encomi per la maturità politica con la quale ha gestito le comunicazioni successive al tentato omicidio di Donald Trump, durante le quali ha mostrato ricordato come un eroe Corey Comperatore, il vigile del fuoco ucciso durante un attentato. Anche se Shapiro non ha mai ricoperto ruoli di alto profilo nel governo, lo stesso vale per J.D. Vance, senatore scelto da Trump come futuro vice, dunque non dovrebbe essere un fattore rilevante.

Kamala Harris e Joe Biden
Kamala Harris e Joe Biden | EPA/BONNIE CASH / POOL – Newsby.it

Tra i governatori è doveroso anche prendere in considerazione quello della Carolina del Nord, Roy Cooper, uomo moderato che è stato protagonista di varie vittorie bipartisan, lavorando con i repubblicani anche per espandere il Medicaid, l’assistenza sanitaria per gli indigenti.

Un altro nome forte è quello di Gretchen Whitmer, attuale governatrice del Michigan al suo secondo mandato. Nel corso della pandemia è balzata agli onori della cronaca per le sue rigide misure anti Covid, che l’hanno resa uno dei principali bersagli di Donald Trump e hanno portato al suo tentato rapimento da parte di un gruppo armato di estrema destra.

Altri papabili vicepresidenti sono Ark Kelly, senatore dell’Arizona ed ex astronauta, Andy Beshear, governatore del Kentucky al suo secondo mandato, e Pete Buttigieg, l’attuale segretario dei Trasporti degli Stati Uniti.

Gestione cookie