Dopo l’attentato sono stati sollevati non pochi dubbi sull’operato degli agenti di sicurezza. Alcuni presenti: “Abbiamo notato il tizio che si arrampicava sul tetto dell’edificio accanto a noi, a 15 metri di distanza“
L’attentato a Donald Trump fa pensare che qualcosa all’interno dei sistemi di sicurezza che avrebbero dovuto proteggere l’ex presidente non ha funzionato. L’uomo è stato ferito da un cecchino durante il comizio tenuto a Butler, in Pennsylvania, nel pomeriggio di sabato 13 luglio. Nonostante la protezione dell’ex presidente degli Stati Uniti sia stata recentemente rafforzata, qualcosa, è andato storto. I punti interrogativi sono molti e ci si chiede come sia possibile che l’attentatore è riuscito a salire sul tetto di un edificio a 150 metri dal palco senza essere fermato. L’America è pronta a blindare gli eventi fino all’autunno.
I dubbi sulla sicurezza
Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, alcuni presenti si sarebbero accorti della presenza di un uomo armato sul tetto. Un intervistato dalla Bbc ha dichiarato di aver tentato di avvisare più volte la polizia e i servizi segreti: “Abbiamo notato il tizio che si arrampicava sul tetto dell’edificio accanto a noi, a 15 metri di distanza“.
“Aveva un fucile, si vedeva chiaramente un fucile. Lo stavamo indicando, la polizia era a terra e noi dicevamo: ‘Ehi, amico, c’è un tizio sul tetto con un fucile’… e la polizia non sapeva cosa stesse succedendo. Perché non ci sono i servizi segreti su tutti questi tetti? È un errore di sicurezza, un errore di sicurezza al 100%“, ha continuato il testimone. Il ventenne Thomas Matthew Crooks ha sparato con un fucile automatico uccidendo un uomo e ferendo gravemente altre 2 persone.
Dove ha sbagliato il Secret Service
Dopo l’attentato sono stati sollevati non pochi dubbi sul lavoro degli operatori di sicurezza. Kevin Rojek, agente speciale dell’FBI e responsabile dell’ufficio di Pittsburgh ha affermato durante una conferenza stampa che “è sorprendente che l’uomo armato sia riuscito a sparare più colpi durante il comizio per l’ex presidente Donald Trump. Stiamo ancora lavorando sull’apparato di sicurezza messo in atto dai servizi segreti per scoprire cosa potrebbe essere successo. Sarà una lunga indagine su cosa è successo esattamete e su come l’individuo è riuscito ad accedere al luogo, su che tipo di arma aveva. Tutto ciò richiederà giorni, settimane e mesi di indagine“.
Il tenente colonnello della polizia di stato George Bivens ha detto riferendosi all’attentatore: “Abbiamo identificato provvisoriamente un tiratore, ma non ci fermeremo qui. Stiamo esaminando molte informazioni, Ci vorrà del tempo prima di poter rispondere in modo definitivo a tutte le domande“. L’attentatore ha lasciato la macchina nel parcheggio dietro l’edificio, ha appoggiato la scala al muro ed è salito indisturbato sul tetto a poche centinaia di metri dal comizio dell’ex presidente degli Stati Uniti.
Il Secret Service ha il compito di proteggere il presidente, la first lady e altre personalità tra cui il candidato sfidante. Prima di un evento pubblico vengono valutate con attenzione le possibili minacce e adesso l’FBI sta indagando sulla possibile presenza di segnali che non sono stati presi adeguatamente in considerazione. Si pensa anche un mancato coordinamento tra unità locali e Secret Service. Diversi esperti hanno inoltre spiegato che l’evacuazione non è stata rapida. Molti fotografi e giornalisti hanno, infatti, avuto il tempo di immortalare il volto di Trump insanguinato.
Le parole di Biden
Il presidente Joe Biden ha ordinato un’inchiesta sull’operato dei servizi dopo l’attacco a Trump in Pennsylvania. “L’attentato a Donald Trump impone a tutti noi un passo indietro“. “Non siamo nemici, siamo tutti americani“, ha aggiunto. “La violenza politica non può essere normalizzata. Ribadisco che la posta in queste elezioni non è mai stata così alta, ci credo con tutto il mio cuore, ma dobbiamo abbassare i toni. La politica non può essere un campo di battaglia. Le decisioni si prendono nelle urne, con il voto, e non con le pallottole“. “L’Fbi sta conducendo l’indagine che è ancora nelle fasi iniziali. Non abbiamo informazioni sul movente dell’attentatore. Lasciate che l’Fbi faccia il suo lavoro. Ho dato indicazioni affinché l’indagine sia rapida, gli inquirenti avranno a disposizione ogni risorsa“.
“Trump è un ex presidente e ha ricevuto la nomination del partito repubblicano. Ha già ottenuto il livello massimo di sicurezza. Ho dato disposizione ai Servizi Segreti affinché gli vengano assicurate tutte le misure di sicurezza necessarie. Ho dato disposizione al direttore dei Servizi di rivedere tutte le misure di sicurezza per la convention repubblicana” che inizia lunedì 15 luglio. “Terzo, ho ordinato una revisione indipendente sul comizio per stabilire esattamente cos’è successo“, ha continuato Biden.