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“Quello di mio marito è un caso politico, Julian è un prigioniero politico. Un premio come quello Sacharov può rappresentare una protezione e, nel suo caso, può addirittura salvargli la vita”. Così Stella Assange, moglie del giornalista prigioniero nel Regno Unito che rischia “175 anni di prigionia in una carcere di massima sicurezza Usa” per aver reso pubblici dei documenti statunitensi secretati riguardanti crimini di guerra.
La moglie di Julian Assange è stata invitata al Parlamento europeo dall’eurodeputata del Movimento 5 stelle, Sabrina Pignedoli, per partecipare alla presentazione della candidatura di Julian per il premio Sacharov, massimo riconoscimento assegnato dall’Eurocamera per la difesa dei diritti umani.
“Julian ha lavorato senza sosta e per tutta la sua vita per la libertà di espressione. Ora sta pagando le conseguenze per aver mostrato che un governo potente ha commesso dei crimini e non è stato punito”, ha aggiunto Stella Assange.
Per gli Stati Uniti, Assange non ha diritti costituzionali
“Non c’è una difesa pubblica, Julian non è un cittadino americano ed è perseguito a livello extra-territoriale. Gli Stati Uniti stanno sconfinando in uno spazio europeo per perseguire un editore che stava solo facendo il suo lavoro. Gli Usa ci stanno dicendo che, non essendo Julian un cittadino statunitense, non ha diritti costituzionali. Questo caso è davvero oltraggioso, è una dimostrazione di forza in cui la legge è stata abusata per perseguitare una persona e tenerla per sempre in prigione”, ha concluso Stella Assange.