Prigozhin, arrivano le condoglianze di Putin. Il presidente russo ha parlato per la prima volta dell’incidente aereo che avrebbe coinvolto Yevgeny Prigozhin, fondatore e capo della Wagner. Il condizionale, come sempre in questi casi, rimane d’obbligo. Se è vero che la certezza su quanto sia accaduto probabilmente non si avrà mai, è altrettanto vero come, stando a quanto emerge, Prigozhin sarebbe effettivamente morto nell’incidente del velivolo caduto tra Mosca e San Pietroburgo, vicino al villaggio di Kuzhenkino, nella regione di Tver.
Le condoglianze di Putin per la morte di Prigozhin
Il presidente russo è apparso in Tv e ha parlato per la prima volta in maniera esplicita di Prigozhin. “Conoscevo Prigozhin da moltissimo tempo. Era un uomo di talento che ha commesso gravi errori“, ha detto Putin parlando del capo della Wagner. Putin ha anche aggiunto che Prigozhin ha commesso “alcuni seri errori nella sua vita, ma ha anche raggiunto i necessari risultati, per se stesso e, quando gliel’ho chiesto, per la causa comune, come è stato nei mesi recenti“.
Il presidente russo ha poi aggiunto che verrà effettuata un’indagine approfondita su quanto accaduto. “Ciò che è assolutamente certo è che la commissione investigativa ha già avviato un’indagine preliminare su questo incidente, che sarà portata avanti e portata a termine – ha sottolineato Putin – Vediamo cosa diranno gli investigatori nel prossimo futuro, ora si stanno effettuando gli esami tecnici e genetici, ci vorrà del tempo“.
Cosa si sa dell’incidente aereo di Prigozhin
Come detto, non sarà di certo facile capire nel dettaglio cosa sia accaduto. Rispetto alle prime ore successive all’incidente, ci sono però numerosi dettagli in più. In primis, la conferma della morte di Prigozhin, il cui riconoscimento sarebbe avvenuto grazie alla falange mancante di un dito. Morto, con il capo della Wagner anche il suo braccio destro Dmitry Utkin, responsabile militare del gruppo. Oltre al capo e a Utkin, sul velivolo c’erano tre guardie del corpo dell’ex cuoco di Putin, il capo della sua sicurezza e il responsabile delle operazioni in Sudan e tre membri dell’equipaggio. I loro corpi sono stati tutti recuperati, ma risulterebbero irriconoscibili.
Il velivolo caduto, un Embraer E35 Legacy 600, non avrebbe dato, nei dodici minuti di volo precedenti allo schianto, segnali di problematiche a bordo. Situazione che non fa altro che confermare come l’incidente sia stato causato da un evento traumatico, che ha messo Ko l’aereo. In un primo momento in molti avevano parlato di un razzo, che avrebbe colpito l’Embraer. Una tesi sostenuta anche da alcuni canali Telegram vicini alla Wagner, che avevano parlato di un intervento della contraerea russa. Secondo fonti d’intelligence statunitensi, invece, è molto più probabile che si sia trattato di una bomba. Un ordigno piazzato all’interno del velivolo e fatto esplodere una volta in volo.
Le possibili conseguenze
In attesa di provare a capire di più sull’episodio, ora l’attenzione è rivolta anche alle possibili conseguenze di quanto accaduto. In molte città russe sono nati dei memoriali improvvisati per Prigozhin. Il capo della Wagner era molto amato e, con la guerra in Ucraina, aveva guadagnato rispetto e visibilità tra i russi. Per il momento tutto resta, però, congelato. I militari della milizia sono in attesa di ordini e tutto appare abbastanza tranquillo. Da più parti si sono, comunque, sollevate minacce di vendetta. Una tensione interna a cui la Russia non è abituata.