Ognuno di noi ha commesso almeno una volta un errore più o meno grave sul lavoro. Questi episodi non devono però portare a perdere autostima, è importante ricordarlo.
“Chi non fa non può sbagliare”, così diceva un vecchio detto, che può essere applicato a tutti i campi della vita, lavoro compreso. Questo sta a significare come possa essere semplice commettere errori, a volte anche inavvertitamente, ma se questo avviene anche solo per una semplice distrazione è possibile passarci sopra e sfruttare questa occasione come un esempio per non farlo più.
Non è però detto che gli altri possano prendere la situazione in modo leggero, quasi come se niente fosse successo. Se qualcuno recrimina pesantemente nei nostri confronti può essere colpita la nostra autostima, al punto tale da arrivare a pensare di essere incapace o quasi.
Un errore sul lavoro non è un fallimento
Ogni lavoro richiede impegno e fatica, anche se possono essere diversi a seconda del compito che si deve svolgere. Chi svolge un’attività manuale può arrivare a casa stanco e magari dolorante ad arti o schiena, chi invece si ritrova a lungo in ufficio potrebbe avere occhi affaticati a causa delle ore trascorse al computer, oltre alla possibilità di essere indolenziti alla cervicale a causa della posizione.
In entrambi i casi un errore verificarsi e deve essere messo in conto, ma non tutti i capi possono reagire allo stesso modo. C’è chi finisce per sbraitare e risulta essere intollerante, al punto tale da arrivare a esercitare mobbing nei confronti del dipendente. Altri, invece, provano a essere più comprensivi e diplomatici e cercano di trovare con il proprio collaboratore una possibile soluzione.
L’auspicio del diretto interessato è ovviamente che la situazione non si ripeta, in modo tale da fare tesoro di quanto accaduto. A volte, però, anche chi ha un carattere sicuro di sé sarebbe tentato di mollare e può arrivare a credere di non riuscire a soddisfare le aspettative degli altri.
Riuscire a evitare di perdere l’autostima può essere comunque possibile, a condizione di seguire alcune semplici suggerimenti.
Non perdere la fiducia in se stessi è possibile
Essere tentati di mollare tutto quando si sbaglia sul lavoro può essere naturale, ma farlo vorrebbe dire dare ragione a chi non credeva nelle nostre possibilità. Dovresti così seguire alcune semplici regole per evitare di perdere la fiducia in te stesso dopo un errore.
- Metti da parte l’ansia: quando ci si rende conto di avere sbagliato si può temere di commettere ancora un altro errore e di avere così conseguenze peggiori. In questi casi può subentrare una condizione di ansai legata alla paura, che può portare a non avere controllo di sé e delle proprie azioni. Non si deve però fare in modo che questo stato d’animo sia prevalente e ci porti a bloccarci a priori. Insomma, scendere in campo è importante, solo dopo si capirà se si è persa la partita.
- Non accontentarti mai: non ci si devono porre freni nemmeno quando si fa bene il lavoro che ci viene assegnato. Anzi, questo deve essere una molla per spingerci a fare ancora meglio e a porsi obiettivi che diventano più ambiziosi. A quel punto anche la mente ne trarrà giovamento e non si sentirà bloccata nei momenti negativi.
- Dimentica gli errori e riparti: uno sbaglio, come detto, può fare parte del gioco, ma è decisivo il modo in cui lo si affronta. E’ in questo momento che svolge un ruolo decisivo il cervello. A volte si teme di pensare a un salto di qualità perché si pensa di non essere adatti e ci si accontenta. Questo non dovrebbe mai accadere, ma anzi si dovrebbe iniziare a pensare che di essere più competenti e bravi di quanto dimostrato finora. A quel punto sarà possibile realizzare imprese e obiettivi che si credevano impossibili.
- Un fallimento deve essere preso a testa alta: la differenza la può fare il modo in cui si reagisce a un errore commesso nella professione. Se qualcosa non va come si avrebbe voluto si deve pensare che quello sia un semplice episodio e pensare che possa essere un caso isolato. Rimediare può essere possibile, a condizione di non pensare che tutto sia finito in quel momento.
- Poniti sempre nuovi obiettivi: a volte può essere “comodo” svolgere sempre gli stessi compiti perché si sa di saperli fare bene e di non andare incontro a ostacoli. Una persona però cresce davvero se pensa a qualcosa di meglio e di più difficile, quindi mai accontentarsi.