Nonostante rappresenti una considerevole fonte di profitti, la prima classe sta progressivamente declinando a favore della business class anche a causa del crescente utilizzo di jet privati, tendenza che potrebbe essere attribuita alla crisi economica, ai conflitti in corso e agli effetti a lungo termine della pandemia
Si sta assistendo alla fine di un’era, quella della prima classe. Qatar Airways, compagnia aerea dell’omonimo Stato tra i più ricchi al mondo, ha annunciato che dal 2024 non offrirà più il servizio di prima classe sui suoi voli intercontinentali. Sostituirà le suite extra-lusso con poltrone standard di business class.
Non si tratta dell’unica compagnia che compirà questa mossa. Alcuni mesi fa infatti anche American Airlines ha annunciato una simile decisione e gradualmente numerose compagnie aeree a lungo raggio in tutto il mondo stanno rivalutando il loro modello a quattro classi che comprende economy, economy premium e le due classi di alto livello.
La tradizionale business class, pensata per i viaggiatori d’affari che richiedono confort in viaggi brevi, sta affrontando una sfida. Dall’altro lato, la prima classe destinata ai ricchi, ai jet-setter, alle star di Hollywood e agli eredi di immense fortune, sta perdendo terreno. Molte compagnie aeree stanno abbandonando il servizio extra-lusso che include cabine private, salotti dedicati, personale di bordo dedicato e massimo confort a terra e in volo.
Questa tendenza è emersa dopo la pandemia poiché i viaggiatori sembrano preferire esperienze meno elaborate. Nonostante la prima classe offra i margini di guadagno più elevati, sta diventando sempre meno popolare. Coloro che cercano un’esperienza di viaggio estremamente esclusiva si rivolgono ai servizi di noleggio di jet privati che offrono allestimenti di lusso, itinerari personalizzati, terminali riservati e, soprattutto privacy completa.
L’evoluzione della prima classe
L’evoluzione della prima classe è relativamente recente. Inizialmente, quando i voli commerciali divennero una realtà nei primi anni del secolo scorso non c’era ancora una distinzione chiara tra classi di servizio. Con il passare del tempo le compagnie aeree iniziarono a offrire un servizio più lussuoso a bordo per i passeggeri disposti a pagare di più.
Prima della Seconda Guerra Mondiale i voli offrivano principalmente una sola classe che si è poi gradualmente divisa in due. Twa è stata la prima compagnia aerea a introdurre un servizio di lusso sui suoi nuovi aerei super Constallation nel 1955.
Sul jet di linea, la prima classe è diventata il simbolo del jet-set, attraendo rockstar, attori di Hollywood ed eredi di imperi economici negli anni ’60 e ’70. Negli anni ’80 le compagnie aeree asiatiche come Singapore Airlinea e Cathay Pacific hanno potenziato i loro servizi di lusso per competere con le compagnie europee e statunitensi.
Verso la fine degli anni ’90, le compagnie aeree del Medio Oriente come Emirates, Etihad Airways e Qatar hanno ridefinito il concetto di prima classe. Tuttavia il mercato è cambiato con l’unificazione giuridica degli spazi aerei nelle macro-regioni geografiche, l’ascesa delle compagnie aeree low-cost e l’introduzione di velivoli come il Boeing 787 e l’Airbus A350.
L’economy class è tornata a essere redditizia per le compagnie aeree. Questo cambio di rotta è evidenziato dalla decisione di Airbus di interrompere la produzione dell’A380 e da Boeing di mettere fine alla carriera del Jumbo Jet 747, poiché risultavano costosi e meno adattabili ai piccoli aeroporti.
In sintesi, sebbene chiunque desideri viaggiare nel lusso possa farlo, sta diventando sempre più raro farlo su aeromobili di linea. L’epoca del glamour nei viaggi in aereo quando ci si vestiva elegantemente per il volo sta scomparendo definitivamente.