Conoscere le lingue è oggi una skill molto richiesta nel mondo del lavoro. Tra queste, la comprensione della lingua inglese è fondamentale, ma non tutti coloro che sono in grado di leggere e comprendere un testo scritto in inglese riescono poi a riproporlo oralmente in maniera consona. C’è dunque bisogno di affinare l’esposizione. Vediamo come.
Conversare in inglese: questione di intraprendenza
Tenere una conversazione in inglese fluida e lineare, senza che il nostro interlocutore si limiti a espressioni di perplessità, è alquanto difficile all’inizio.
Immaginiamo di essere all’estero, nel Regno Unito o in un posto dove si possa comunicare in inglese come “lingua franca” e ci si avvicina qualcuno che voglia scambiare qualche parola.
Il tempo della conversazione durerà a seconda del nostro livello di scioltezza, fluidità e correttezza dei costrutti e scelta dei vocaboli. Ma anche della qualità e dal ritmo della nostra esposizione.
Cosa occorre? Beh, innanzitutto coraggio e intraprendenza.
Spesso ci limitiamo a fare una domanda abbastanza semplice. Come sui libri di scuola, chiedere l’ora esatta o dove sia la fermata del bus comporta una risposta secca e precisa che non lascia modo a una conversazione di avvenire.
Ricordiamoci però che le nostre performance scolastiche nulla hanno a che vedere con il mondo reale.
Dunque, prendiamo coraggio: non è così assurdo infatti pensare di iniziare una conversazione in autonomia: un apprezzamento o un’osservazione cordiale possono dare il la a uno scambio di battute e pareri che possono sfociare in un dialogo articolato.
È importante, oltre all’intraprendenza, il modo in cui ci poniamo. Poniamo l’enfasi sulla nostra volontà di parlare in inglese, comunicando apertura e avendo sempre con noi l’arma del sorriso e della serenità. Questo mood comunicherà al nostro interlocutore di avere pazienza e di apprezzare lo sforzo che stiamo facendo.
Ascoltare molto educa l’orecchio
Un secondo modo per abituare la nostra mente alla lingua inglese è quello di individuare una nostra passione e “convertirla” in inglese.
Tutti abbiamo una passione: che sia la musica, il cinema, le serie tv, la lettura, lo sport e via dicendo. E in tutti questi ambiti, l’inglese la fa da padrone ormai.
Padroneggiare un argomento, comprenderne le dinamiche e essere informati a riguardo ci darà da subito una buona base di sicurezza.
Un consiglio è quello di ascoltare tanto e di farlo più volte. Ad esempio, se amiamo una serie tv, e magari l’abbiamo già vista doppiata in italiano, dobbiamo esercitarci rivederla e quindi sentirla in inglese.
In che modo? In primis, direttamente in lingua originale, cercando di cogliere il senso generale del discorso. Successivamente, possiamo aggiungere i sottotitoli in italiano per individuare ciò che non abbiamo colto la prima volta, prendendo nota. Infine, sarebbe ottimo se riascoltassimo nuovamente la conversazione in lingua originale, togliendo i sottotitoli, o inserendoli in inglese, prestando attenzione questa volta all’enfasi, alle pause, ai vocaboli, al linguaggio para-verbale e via dicendo. Questo ci aiuterà ad arricchire il nostro bagaglio tecnico, ovviamente, ma anche a darci una dimensione di come un inglese direbbe certe cose.
Fare pratica
Altro modo per migliorare l’esposizione in inglese è quello di fare tanta pratica. Sembrerà banale, ma conversare vuol dire parlare tanto e dunque c’è bisogno di un costante studio e allenamento. Facciamo dunque pratica, possibilmente con dei madrelingua inglese, che sappiano darci i giusti consigli e correggere i nostri difetti. O chiarire dei dubbi. Se abbiamo educato l’orecchio, dobbiamo imporre anche alla nostra mente di dover parlare in inglese più volte al giorno. Più saremo abituati a farlo e più pensare e parlare in inglese diverrà un automatismo.