Mentre si avvicina la quarta serata del Festival di Sanremo, una delle più attese in quanto dedicata alle cover e alla grande musica italiana del passato, sembra naturale volgere uno sguardo indietro e ripercorrere la storia di chi Sanremo l’ha vinto.
Le canzoni più iconiche di Sanremo
Molte canzoni, in questi 71 anni di festival si sono aggiudicate la vittoria entrando di diritto nell’immaginario collettivo. Testi e melodie che ancora oggi risuonano nelle radio e vengono canticchiate anche dai più giovani. Come dimenticare “Nel blu dipinto di blu” che portò Modugno alla vittoria nel 1958, “Si può dare di più” del 1987, o “Adesso tu” di Ramazzotti nel 1986. Alcune canzoni iconiche sono finite dritte nelle nostre playlist realizzate (ammettiamolo) per le giornate di pioggia e malinconia. Per fare qualche nome: “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri, “Ti lascerò” di Anna Oxa e Fausto Leali, “Come saprei” di Giorgia, “Angelo” di Renga o “L’essenziale” di Marco Mengoni.
Canzoni che hanno superato indenni la prova del tempo, diventando patrimonio nazionale.
Ma non tutti i vincitori di Sanremo sono stati così fortunati.
Da Povia a Valerio Scanu, dove sono finiti?
Diversi artisti, pur uscendo vittoriosi dalla storica kermesse, sono poi spariti dai radar e molte delle canzoni vincenti sono uscite dalla memoria, dimenticate pochi giorni dopo il trionfo. Senza andare troppo in là nel tempo, prendiamo in considerazione gli ultimi anni.
Era il 2002 e i Matia Bazar ( a proposito ma che fine hanno fatto i Matia Bazar?) trionfavano con la il loro “Messaggio d’amore“. Ok, Youtube sarebbe nata solo tre anni più tardi, ma la canzone è caduta ugualmente nel dimenticatoio.
“Più o meno come fa un piccione” cantava Povia nel 2006 che con la sua canzone dal titolo improbabile “Vorrei avere il becco” si aggiudicò la vittoria. A parte aver dato il via a una serie infinita di meme, la canzone fu ben presto dimenticata.
Il 2009 e il 2010 furono due anni con molte cose in comune: entrambi videro un vincitore uscito fresco fresco da Amici (ah i talent show), in entrambi i casi sia la canzone che i suoi interpreti sparirono dalle scene nel giro di poco tempo. Marco Carta nel 2009 convinse con la sua “La forza mia” superando Povia con Luca era gay (altra canzone, altro giro di meme).
L’anno successivo toccò a Valerio Scanu con “Per tutte le volte che”: c’è da dire che al secondo posto era arrivato Emanuele Filiberto quindi non proprio il top. Dopo Amici fu forse il picco massimo della sua carriera. Ma la sua canzone ( e per molti la partecipazione) furono davvero dimenticabili.