Nio: azienda cinese che punta sul cambio batterie (forse) ha ragione

La Nio è una compagnia fondata nel 2014 con capitali cinesi e ingegneri americani che ha puntato tutto sull’auto elettrica, tanto da essere identificata come la “Tesla cinese”. Inizialmente conosciuta come NextEV, la Nio, come tutte le aziende giovani che si affacciano nel settore dell’auto, oggi “fluido” come non mai, ha incontrato diverse difficoltà che si sono tradotte in un periodo di forte contingenza. Attualmente però l’azienda, dopo aver fatto un’opera di razionalizzazione, sembra essersi messa alle spalle il periodo buio.

Nio punta forte sul sistema di swap battery

Una delle particolarità della Nio, che attualmente ha a listino la suv di grandi dimensioni ES8 e la più compatta ES6, a cui si aggiungeranno la crossover EC6 e, nel 2021, la berlina ET, è quella di aver puntato forte su un sistema rapido di sostituzione delle batterie, in grado di sostituire l’accumulatore scarico con uno carico in soli 3 minuti.

L’azienda cinese, nel 2018, ha reso operative diverse stazioni di scambio batteria collocate in punti strategici, come ad esempio le aree di servizio lungo la superstrada G4 che collega Shijiazhuang, Zhengzhou, Wuhan, Changsha, Guangzhou e altre grandi città. Ad oggi la compagnia cinese fa sapere di avere 131 stazioni, che sono in funzione in 58 città cinesi, dove sono stati effettuati 500mila sostituzioni.

Ci aveva provato anche Tesla

La Nio non è certo la prima azienda a introdurre un sistema di scambio batteria, prima di essa ci aveva provato anche la Tesla, che aveva presentato uno specifico brevetto ma poi ha deciso di puntare sulla ricarica veloce in stazioni proprietarie, e l’israeliana Better Place, che, però, a causa dell’elevato costo dei macchinari non è riuscita a sviluppare un business profittevole.

La Cina vuole uno standard

Il sistema di scambio rapido delle batterie della Nio funziona solo con le vetture del costruttore. Il Governo cinese punta però a standardizzare questo processo e infatti lo scorso aprile ha annunciato che le aziende che dispongono di modelli elettrici con tecnologia di sostituzione della batteria possono continuare a beneficiare di sussidi fino al 2022.

Gestione cookie