Chiude il Serraglio, il locale milanese che in passato ha ospitato anche eventi rock e metal. Il Coronavirus non ha dato scampo e l’ex-officina ristrutturata e trasformata in spazio per i concerti, situata vicino a Lambrate, che ha dovuto dare forfait e ha annunciato la propria chiusura con un post su Facebook.
“Il Serraglio saluta. Anche per noi l’avventura finisce qui, ci abbiamo provato fino all’ultimo respiro ma abbiamo perso. Grazie, grazie davvero a tutti quelli, che standoci vicini ci hanno aiutato a crescere. Non abbiamo intenzione di fare nessuna filippica sul perché e percome, è sotto gli occhi di tutti. Forse, se possiamo permetterci, vorremmo dare un consiglio: ricominciate a vivere la musica con il piacere di farla a prescindere da tutto. Le piccole realtà hanno bisogno di spirito positivo di creatività e passione, che per noi è la base di tutto. Poi subentra la professione e il lavoro. E voi pubblico, smettetela di seguire solo gli hype dei vari momenti e siate curiosi, ci sono così tanti bravi artisti che non hanno la minima possibilità solo perché non sono abbastanza fighi sui social. Imparate a vivere i club con il piacere di scoprire, socializzare, aiutando talenti dal vivo e non attraverso I like virtuali. Questo periodo dovrebbe averlo dimostrato in pieno. Buona vita a tutti”.
La chiusura del Serraglio segue quella della del circolo Ohibò
Per chi ama la musica è come un cazzotto sui denti. Per di più a due settimane dall’annuncio del Circolo Ohibò, un altro live club milanese, anche lui costretto a chiudere i battenti a causa degli effetti economici della pandemia. “Il DPCM del 10/06 in relazione agli spazi di intrattenimento, al netto di qualche cambiamento miracoloso, è un macigno insormontabile”, avevano dichiarato qualche settimana fa i gestori del Serraglio. Milano inizia a fare la conta dei club, locali, circoli e spazi culturali che, non potendo svolgere la propria attività dopo la pandemia, decidono di chiudere.
