Basta un elementare esercizio per prevedere quanto a lungo vivremo: parola di medico. I soggetti che falliscono hanno maggiori probabilità di morire entro sei anni.
Tutti vogliono sapere quanto a lungo vivranno e ci sono molti indicatori che possono far capire se qualcuno se la sta passando bene o è in declino. Nessuno ha la sfera di cristallo, sia chiaro. Ma un medico recentemente apparso nel programma tv americano “Today” afferma che un semplice test può rivelare la probabilità che qualcuno di età compresa tra 51 e 80 anni muoia nel giro di poco tempo.
Qualche giorno fa la collaboratrice medica di NBC News, dottoressa Natalie Azar, ha spiegato al pubblico d’oltreoceano come eseguire il semplice “test da seduto a in piedi”, utile a determinare la longevità di un uomo o una donna over 50 e under 80.
Un semplice esercizio per prevedere la nostra longevità
Il test è abbastanza semplice. Bisogna passare dalla posizione eretta a quella seduta a gambe incrociate, quindi tornare in piedi senza utilizzare alcuna parte del corpo oltre alle gambe e al bacino per alzarsi e abbassarsi. Il test misura molteplici fattori di longevità, tra cui la salute del cuore, l’equilibrio, l’agilità, la forza e la flessibilità del core e delle gambe.
Si inizia il test con un punteggio di 10 e si sottraggono punti nei casi seguenti:
- Mano usata per sostenersi: -1 punto
- Ginocchio usato per sostenersi: -1 punto
- Avambraccio usato per sostenersi: -1 punto
- Mano sul ginocchio o sulla coscia: -1 punto
- Lato gamba usato per sostenersi: -1 punto.
Uno studio del 2012 pubblicato dalla Società Europea di Cardiologia ha individuato una correlazione tra il punteggio ottenuto nel suddetto esercizio e la durata della vita. Lo studio è stato condotto su 2002 soggetti, il 68% dei quali uomini, che hanno effettuato il test e sono stati seguiti dai ricercatori negli anni a venire. Gli esperti hanno rilevato che “la forma fisica muscoloscheletrica era un fattore predittivo significativo di mortalità nei soggetti di età compresa tra 51 e 80 anni”.
Coloro che hanno ottenuto il punteggio più basso (da 0 a 3) hanno avuto una probabilità fino a 6 volte maggiore di morire rispetto a quelli con il punteggio più alto (da 8 a 10). Circa il 40% di quelli nella fascia da 0 a 3 è morto entro 11 anni dall’esperimento. “Man mano che invecchiamo, passiamo il tempo a parlare di salute cardiovascolare e fitness aerobico, ma anche l’equilibrio, la flessibilità e l’agilità sono molto importanti“, ha sottolineato la dottoressa Azar. È comunque il caso di notare che i soggetti che hanno ottenuto il punteggio più basso nel test erano i più anziani, per cui a più elevato rischio di morte.
Extremely Important Sitting Rising Test Predicts How Long You’ll Live
Flexibility, balance and muscle strength are key indicators of longevity.
The SRT (sit-rising-test) is a simple, quick, accurate test to motivate you to regularly make it to the gym!https://t.co/faEovr5CL5 pic.twitter.com/sKbHyzVd6a— Don Crumlin (@Don_Crumlin) May 1, 2019
Il dottor Greg Hartley, specialista clinico geriatrico certificato e professore associato presso l’Università di Miami, ha dichiarato all’Atlanta Journal-Constitution che dovremmo prendere lo studio con le pinze. “Fragilità, forza, massa muscolare, prestazioni fisiche: queste cose sono tutte correlate alla mortalità, ma vorrei avvertire tutti che correlazione non significa causalità”.
E naturalmente il test non tiene conto di infortuni o disabilità che potrebbero rendere impossibile l’esecuzione dello stesso. Ma uno degli autori dello studio fa notare che lo studio è un invito a prendere sul serio la nostra mobilità. “Più siamo attivi, meglio possiamo gestire i fattori di stress, più è probabile che sappiamo affrontare qualcosa di brutto che ci capita lungo il cammino”, ha detto il dott. Claudio Gil Araujo a USA Today.