Fondata nel 1919 a Sesto San Giovanni, la Garelli è stata una storica casa motociclistica italiana, famosa, oltre che per i ciclomotori, anche per i successi nel motomondiale. Dopo una serie di vicissitudini societarie e a seguito della contrazione del mercato dei ciclomotori, la Garelli nel 2011 ha chiuso definitivamente i battenti. Qualcuno però ha pensato bene di sfruttare la licenza dello storico marchio per commercializzare una riedizione elettrica e moderna di alcuni iconici modelli, esattamente come ha fatto la Fantic con “Issimo”, una ebike fat che si ispirava a un motorino degli anni ’80. La “nuova” Garelli ha deciso di far rivivere il Ciclone in una particolare versione a batteria.
Ritorna il Ciclone
Il Ciclone E4, questo il nome del modello, si ispira allo storico “tubone” degli anni ’80 (è stato prodotto dal ’77 all’87). Le somiglianze estetiche sono evidenti, a partire dal telaio tubolare, fino alla doppia sella. Dal punto di vista della ciclistica l’E4 può contare su una forcella a sospensione invertita e su un mono ammortizzatore posteriore. Il risultato complessivo è comunque piacevole, anche perché il Garelli Ciclone E4 verrà proposto in diverse varianti, sia con ruote lisce che tassellate.
Garelli Ciclone E4: fino a 110 km di autonomia
Tecnicamente il Garelli Ciclone E4 è spinto da un motore elettrico che eroga 4 kW di potenza e 150 Nm di coppia; la velocità massima è di 70 km/h. L’unità elettrica è alimentata da una batteria rimovibile da 2 kWh collocata in posizione centrale e in grado di garantire una percorrenza di 110 km con una singola ricarica (70 km nella modalità di guida più performante).
Per portarsi a casa il Ciclone E4 è necessario sborsare 4500 euro.