FT boccia la cucina italiana, sotto accusa parmigiano e carbonara. Coldiretti: “Attacco surreale”

Dal Financial Times è arrivato un “attacco surreale ai piatti simbolo della cucina italiana proprio in occasione dell’annuncio della sua candidatura a patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco“. Così Coldiretti ha commentato un lungo articolo pubblicato dal quotidiano britannico che mette in discussione alcuni dei pilastri della tradizione enogastronomica italiana.
Tutto quello che io, un italiano, pensavo di sapere sul cibo italiano è sbagliato. Dal panettone al tiramisù, molti “classici” sono in realtà invenzioni recenti”. Così esordisce lo speciale del Financial Times sulla cucina italiana, con un’intervista ad Alberto Grandi, autore e presidente del corso di laurea in Economia e management all’Università di Parma, che ha dedicato la sua intera carriera a sfatare miti legati alla tradizione culinaria del nostro Paese.

Parmigiano
Foto di Pixabay | @Linda

Coldiretti: “Attacco surreale”

In sostanza, Grandi ritiene che il parmigiano originale si trovi solo in Wisconsin. Il panettone e il tiramisù sarebbero nati al supermercato e la carbonara l’avrebbero inventata gli americani. Dichiarazioni che secondo Coldiretti “banalizzano la tradizione alimentare nazionale, dalla carbonara al panettone, dal tiramisù fino al Parmigiano Reggiano“. In particolare, su quest’ultimo, nell’articolo si legge che “prima degli anni ’60 le forme di parmigiano pesavano solo circa 10 kg (rispetto alle pesanti forme da 40 kg che conosciamo oggi) ed erano racchiuse in una spessa crosta nera. Aveva una consistenza era più grassa e morbida rispetto a quella attuale” e che “la sua esatta corrispondenza moderna è il parmigiano del Wisconsin“. Una ricostruzione che secondo Coldiretti è “fantasiosa“. Tant’è che, come ribadisce la Confederazione nazionale dei coltivatori diretti “lo stato americano del Wisconsin è la patria dei falsi formaggi Made in Italy“.

Tiramisu
Foto di Pixabay | @tookapic

 

Coldiretti: “Dichiarazioni fantasiose che offrono terreno fertile all’agropirateria”

Altrettanto fantasiose, prosegue la Coldiretti, sono le dichiarazioni secondo cui a inventare la carbonara sarebbero stati gli americani e quella che addita panettone e tiramisù come prodotti commerciali recenti. È “un articolo ispirato da una vecchia pubblicazione di un autore italiano che potrebbe far sorridere, se non nascondesse preoccupanti risvolti di carattere economico ed occupazionale. La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre infatti terreno fertile alla proliferazione di falsi prodotti alimentari italiani all’estero, dove le esportazioni potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine”, ha aggiunto l’organizzazione agricola, sottolineando che “l’agropirateria mondiale nei confronti dell’Italia ha raggiunto un fatturato di 120 miliardi”. In particolare, tra i prodotti alimentari italiani più contraffatti all’estero ci sono i formaggi, a partire da Parmigiano Reggiano e Grana Padano, seguiti dai salumi, con i prosciutti di Parma e San Daniele, gli olii extravergine di oliva, le conserve come il pomodoro San Marzano e i vini, dal Chianti al Prosecco.

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