Andare al cinema è tra le attività che ci è mancata, probabilmente, di più nei mesi più rigidi della pandemia da Covid-19. Secondo uno studio della University College of London, andare al cinema fa bene non solo alla mente, ma anche al corpo. La ricerca è stata commissionata da Vue Internazional, il gruppo proprietario del circuito The Space Cinema, per capire cosa succede al nostro corpo e alla mente durante la visione di un film in una sala cinematografica.
Andare al cinema aiuta ad aumentare la creatività e i legami sociali
La ricerca ha evidenziato tre elementi particolarmente importanti per l’esperienza cinematografica: attività focalizzata, socialità condivisa e elemento culturale. Andare al cinema, infatti, offre al nostro cervello “l’opportunità di dedicare la nostra completa attenzione per periodi prolungati“. A spiegarlo è il dottor Joseph Devlin, professore di Neuroscienze Cognitive all’UCL.
Al cinema, infatti, non si può fare altro che immergersi nella visione del film. In questo modo, la capacità di ognuno di noi di mantenere la concentrazione gioca “un ruolo fondamentale” in quella che è la costruzione della “resilienza mentale“. Questo perché, come spiegato da dottor Devlin, “la risoluzione dei problemi richiede in genere uno sforzo concentrato per superare gli ostacoli e questo ci rende più produttivi”. Le attività con un focus sociale condiviso aumentano “la nostra creatività, le prestazioni di squadra e il legame con gli altri“. Inoltre, come evidenziato da Devlin, riducono i sentimenti di solitudine e depressione.
Lo studio condotto dalla University College of London
Allo studio realizzato dall’Università londinese hanno partecipato un gruppo di volontari. Questi hanno preso parte alle proiezione di un film della durata di due ore e sono stati “studiati” attraverso l’utilizzo di sensori biometrici. In questo modo i ricercatori sono riusciti a misurare un aumento notevole della frequenza cardiaca durante la visione della pellicola. Un ritmo, secondo quanto emerso, equivalente a quello di un’attività cardio leggera.
Ma non solo. Perché dai dati è emerso anche un progressivo allineamento dei battiti degli spettatori, che si sono sovrapposti fino a battere allo stesso modo. Inoltre, dai test è emerso anche un aumento del livello dell’eccitazione emotiva.
Tanya Goodin, fondatrice di Time of Log Off, ha spiegato come, nell’era digitale, il multitasking sia diventata “la norma”. Questo, però, a differenza di quello che si può pensare, non ci rende più produttivi. Anzi, le prove scientifiche dimostrano che fare più cose contemporaneamente rallenta le prestazioni del cervello e abbassa il QI. “Per anni gli psicologi hanno conosciuto gli effetti positivi dell’essere completamente immersi in un’esperienza o in uno ‘stato di flusso’. È riposante e rigenerante per il nostro cervello iperstimolato, esattamente come perdersi in un film sul grande schermo“.
Il cinema è quindi diventato uno degli ultimi luoghi dove è davvero possibile perdersi e ottenere effetti benefici importanti, sia sul corpo che sulla mente.