“Attenzione: ce ne sono solo cento al giorno. Correte. Anzi no: saltate a provarlo”. Lo slogan campeggia sul post Instagram con cui Pane & Trita, quattro giorni fa, ha lanciato il primo burger in Italia preparato con la farina di grillo. Da quando è stato dato il via libera alla circolazione dell’alimento, quello di Milano è il primo locale che ha sperimentato il nuovo alimento in cucina. Grillo e insetti saranno dunque il cibo del futuro per italiani ed europei?
“Grillo Cheeseburger”: com’è fatto il panino che contiene insetti?
Sono tanti i media e le persone che si sono approcciate alla nuova realtà milanese per sperimentare sul proprio palato il “Grillo Cheeeseburger”, un hamburger fatto cioè con farina di grillo. La percentuale, però, è molto bassa: soltanto l’1,6 per cento. La quantità minima rende quasi impercettibile la differenza di sapore.
L’hamburger è formato da pane artigianale verde, un burger vegetale fatto con patate e fagiolini a cui si aggiunge la farina di grillo. Si completa tutto con scamorza fusa, cavolo viola, patata americana crispy e salsa Pane & Trita. Ad accompagnare il piatto c’è una porzione di patatine. A conti fatti, dunque, è un classico hamburger vegetale colorato e col formaggio. L’unica nota “non vegetariana” è appunto la presenza della minima parte di farina di grillo, cioè insetti.
Gli insetti sono davvero il cibo del futuro?
Ricchi di proteine nobili, alimenti come farina di grillo e insetti sono altamente sostenibili, nutrienti e calorici. L’impatto ambientale è minimo per le emissioni inquinanti e il consumo di acqua e suolo. Sono dunque economici, oltre a fare bene alla salute. Sono un’alternativa valida alle carni d’allevamento e può contribuire a fare uscire dalla situazione di fame gran parte della popolazione mondiale che non ha un’alimentazione sufficiente ancora oggi.
In varie parti del mondo, da tempo, si servono in ristoranti e street food piatti a base di insetti cotti al forno, fritti o al vapore. In Thailandia si trovano snack salati o dolci, mentre in Cina e Giappone, ma anche Messico, Venezuela e gran parte dell’Africa utilizzano molto gli insetti in cucina.
Gli insetti commestibili oltre al grillo
Non tutti gli insetti, però, sono considerati commestibili. Esiste un elenco, condiviso nel mondo, in cui è possibile servire determinate specie in tutti i modi: arrosto e aromatizzati, fritti, saltati, bolliti. Oltre al grillo e alla sua farina, è possibile mangiare a seconda di nazioni e continenti cavallette, locuste, cicale, cimici, vermi, tarantole, larve da mosca, libellule, formiche, vespe, scorpioni, scarafaggi e persino bachi da seta.