Le avventure nei boschi di Yves Rausch sono finite. Il 31enne del sud della Germania, già soprannominato il “Rambo della Foresta Nera” dalla stampa locale, è stato infatti individuato dopo cinque giorni di affannose ricerche e assicurato alla giustizia.
L’uomo si era guadagnato le prime pagine di cronaca in terra tedesca e non solo a partire dallo scorso lunedì. Fu il giorno in cui disarmò alcuni agenti di polizia di Oppenau e trovò rifugio nei boschi armato fino ai denti. In possesso, oltre che di armi da fuoco, anche di arco e frecce, il parallelismo con Rambo fu quasi immediato. Anche se finiva sostanzialmente lì.
Il ritrovamento nella sua capanna
Rispetto al John Rambo originario, che per quanto sopra le righe era comunque un veterano di guerra e “eroe buono” (soprattutto nella versione cinematografica), Yves Rausch ha infatti importanti precedenti penali. E la ‘Bild’, che prima degli altri ha voluto ricostruire la sua storia, non si è fatta scrupoli a definirlo “delirante”. Stiamo pur sempre parlando di un uomo finito in carcere per aver trafitto con una freccia una ex fidanzata.
Il “Rambo della Foresta Nera” è stato rintracciato dalla polizia all’interno di una capanna, in cui si era rifugiato e che aveva provveduto personalmente a costruirsi da solo. La sua ricerca ha richiesto l’utilizzo di centinaia di agenti e militari, oltre che elicotteri e cani poliziotto. Ma la ‘Bild’ ha anche spiegato che le informazioni decisive per rintracciarlo sono arrivate da un impiegato delle poste.
Il manifesto di Rambo
Yves Rausch aveva anche prodotto un suo “manifesto” per spiegare le sue azioni. Qui precisava che la sua fuga era dovuta al desiderio di “proteggere la natura”. Una versione in qualche modo confermata dalle parole della madre. “Voleva essere libero e fuggire nella natura“, spiega. E parla di lui come di un “boscaiolo“. Nel frattempo il novello Rambo all’europea si era dato alla coltivazione di verdure, con cui provvedeva al suo sostentamento, e all’artigianato. Nella sua parentesi boschiva aveva iniziato infatti a scolpire gnomi di legno, con la speranza di poterli vendere.
“Era un solitario, suo padre era morto nel 2018. Ma è una persona perfettamente normale“, ha aggiunto la madre del “Rambo della Foresta Nera”. Che però al momento dell’arresto era in possesso di quattro armi da fuoco, tutte sequestrate. E la piccola comunità di Oppenau, terrorizzata come aveva confermato il sindaco, può ora riprendere a respirare.