Coronavirus, in Inghilterra McDonald’s riapre un negozio come centro di test

Un McDonald’s nel Regno Unito ha creato un centro di test del Coronavirus drive-through per i lavoratori in prima linea. A Leicester, in Inghilterra, un negozio della famosissima catena di fast food, che era stato chiuso (come tutti gli altri) a causa delle restrizioni dei virus in atto, è stato infatti riaperto questa settimana per consentire i tamponi, che verranno effettuati dal personale del NHS, il Sistema Sanitario del Regno Unito. McDonald’s ha quindi consegnato l’esercizio alla società di salute privata DHU Healthcare, che cambierà il posto in un centro di test contro il Coronavirus. Tutto questo a poche ore di distanza dall’annuncio ufficiale che il personale sanitario potrà ottenere dei kit di test gratuiti.

McDonald’s e il Coronavirus: “Vogliamo aiutare chi ne ha maggiormente bisogno”

Per avere permesso di utilizzare la propria unità commerciale, DHU Healthcare ha voluto ringraziare McDonald’s, che ha risposto con un comunicato ufficiale: “Nonostante i ristoranti rimangano chiusi, i dipendenti e gli affiliati hanno continuato a servire le loro comunità locali e a supportare le organizzazioni nazionali, aiutando quelli che ne hanno maggiormente bisogno. Inoltre”, prosegue la nota, “questa settimana McDonald’s ha consegnato l’uso del suo Meridian Business Park Drive Thru a Leicester per l’utilizzo da parte di DHU Healthcare per i test COVID-19 per i lavoratori del NHS.” La trasformazione da ristorante a centro di test del Coronavirus arriva proprio quando la catena avrebbe dovuto prendere in considerazione la riapertura per la consegna e gli ordini drive-thru a metà maggio.

Johnson torna a Downing Street dopo essere guarito dal Coronavirus

Intanto Boris Johnson è tornato a Downing Street dopo il ricovero e la lunga convalescenza per il Coronavirus. “Il Regno Unito inizia a invertire la tendenza”, ha detto nel suo primo discorso alla nazione dopo la guarigione. Ma, nonostante i “progressi”, il Regno Unito è al punto di “massimo rischio”, perciò il premier non intende anticipare l’allentamento delle misure di distanziamento sociale: “So che è difficile”,  ha spiegato, “voglio far muovere l’economia il più velocemente possibile ma mi rifiuto di buttare via il sacrificio del popolo britannico e rischiare un secondo picco”. Una seconda ondata, aggiunge, sarebbe “un disastro economico”.

Impostazioni privacy