Bill Gates, nel mirino i test anti-COVID: “Esito arriva troppo tardi”

Bill Gates parla di Coronavirus e mette nel mirino i test utilizzati per stabilire la positività o meno al COVID-19. Lo fa tramite un’intervista alla CNBC in cui individua quello che secondo lui è il più grave problema: i risultati arrivano troppo in ritardo. Rendendo l’intero ricorso a tali test “uno spreco“.

Perché l’attesa di una settimana è “uno spreco”

L’attesa dell’esito dei tamponi (che solitamente è di tre giorni, ma può arrivare anche a una settimana), secondo Bill Gates è “una follia“. Perché a suo giudizio rappresenta un lasso di tempo non sufficiente per consentire alla cittadinanza un corretto isolamento. Né l’esatta percezione dei rischi per se stessi e per la comunità. “Le risposte dovrebbero arrivare prima. Solo in questo modo la gente potrà cambiare i propri comportamenti e non infettare gli altri“, afferma.

Ma c’è anche di più, visto che Bill Gates mette nel mirino anche un altro aspetto del contrasto al Coronavirus: “Per i test, le persone non dovrebbero sborsare nemmeno un dollaro. È importante darsi le giuste priorità. Per esempio quella di garantire che le comunità più povere abbiano i risultati entro 24 ore. Sono queste infatti le persone più esposte ai rischi“.

L’esponente del governo come Bill Gates

Bill Gates si è prodigato in questi mesi a favore della ricerca medica, con lo scopo di trovare un modo per contrastare il Coronavirus. La sua istanza perché gli esiti dei test abbiano risultati più tempestivi è comunque condivisa dall’assistente segretario per la Salute allo US Department of Health and Human Services. Si tratta di Brett Giroir, che in un’intervista concessa alla CNN ha sostanzialmente affermato lo stesso concetto.

La metà dei test effettuati negli Stati Uniti si svolge in grandi laboratori. In media occorrono quattro giorni per avere i risultati. Ma non saremo mai soddisfatti finché i risultati non saranno disponibili in 24 ore. Non ci siamo ancora arrivati, stiamo però facendo tutto il possibile“, ha dichiarato l’esponente governativo. Accodandosi, di fatto, a quanto affermato da Bill Gates.

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