Antonio Mercogliano, conosciuto da tutti sul web come Tony Tubo, è stato tra i primissimi youtuber nati in Italia nell’ormai lontano 2014. Un vero precursore di questa attività, che negli anni si è allargata sempre di più arrivando ad abbracciare anche il mondo del gaming e degli eSports. Tony, oltre ai suoi progetti come content creator di FIFA, ha infatti fondato anche un team professionistico: Esport Revolution.
Tony Tubo, a cosa è dovuto il successo degli eSports in Italia? Come si sono evoluti nel tempo?
Fino a 10/15 anni fa i videogiochi erano un prodotto ancora per un pubblico “nerd”, quindi di nicchia. Oggi l’interesse per i videogiochi abbraccia un pubblico non solo più ampio ma molto eterogeneo, anche la digitalizzazione ha ovviamente aiutato questo processo. La connessione ultraveloce e l’avvento dei f2p hanno fatto avvicinare prima ai videogiochi e poi al competitive una fetta sempre più ampia di pubblico e di conseguenza è cresciuto il settore eSports.
Come addetto ai lavori, ti aspettavi una crescita così veloce negli ultimi anni?
Sicuramente non così veloce però guardando ai paesi asiatici e agli stati americani potevamo aspettarci questa crescita, lì il boom è avvenuto già diversi anni fa ed ora molte società di eSports sono importanti e seguite quanto, se non più, di società legate agli sport classici.
Quali sono invece secondo te i problemi da risolvere nel presente e nel prossimo futuro?
Sarebbe utile creare un ente che tuteli e promuova questo movimento per garantirne la crescita in Italia e la competitività all’estero. Se anche i big del calcio mondiale hanno capito che in futuro potrebbero esserci più spettatori ad una partita di eSports che non di calcio, anche se ora sembra assurdo pensarlo, forse è il caso che l’Italia inizi a muoversi in tal senso.
In generale, come possiamo inquadrare il movimento eSports in Italia in questo momento?
In questo momento è un settore che si sta formando, siamo molto indietro rispetto ai nostri competitor europei e internazionali, la vera sfida per i team italiani sarà quella di ridurre il gap con i team esteri. Io uso sempre una frase per far capire ad oggi cosa stiamo vivendo in Italia: immaginate di essere un presidente di una squadra di calcio del 1950, dovete pagare voi gli scarpini, voi le trasferte, le entrate sono poche… Bene questo è come vedo io gli eSports oggi. Però attenzione, sappiamo tutti poi il calcio quanti soldi ha fatto girare, ecco gli eSports hanno lo stesso potenziale.
Tony Tubo, tu che sei ormai un veterano della rete, quali consigli ti senti di dare ai più giovani che si affacciano a questo mondo?
Il consiglio che mi sento di dare ai nuovi che si affacciano al web, e che vogliono intraprendere una carriera da “influencer”, è uno: fate ciò che vi appassiona e non ciò che va di moda, facendo quello che vi appassiona riuscirete a trovare persone con la vostra stessa passione ed essere un punto di riferimento per loro per lungo tempo. Al contrario se fate ciò che va di moda, finita la moda siete finiti anche voi.