“Non si è mai fatto nulla per regolare il turismo, la politica non lo fa perché non ha interesse a farlo. Io l’ho fatto“, ha detto il sindaco di Venezia
Il 25 aprile è stato il primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso Venezia a 5 euro a. Circa 113mila le presenze in città. Oltre 15mila turisti hanno pagato il biglietto che serve a controllare le ondate di turisti giornalieri che si registrano soprattutto in alta stagione. Non sono mancati i momenti di tensione e diverse sono state le manifestazioni dei comitati cittadini contro la decisione del sindaco Luigi Brugnaro, che ha detto: “C’è qualche protesta? Va bene, la accettiamo. Spero che serva a migliorare“. I manifestanti hanno ripetuto: “Non staremo in silenzio, ci faremo sentire. E se deve essere circo, che circo sia“.
Cosa è successo durante la prima giornata di sperimentazione del ticket d’ingresso
Sugli striscioni dei manifestanti è apparsa la scritta: “No al biglietto, Sì a case e servizi per tutti”. Alcune persone hanno bloccato le auto sul ponte della Libertà e poi si sono diretti verso Piazzale Roma. “Più case per i residenti, così Venezia è Disneyland“, recitavano altri slogan.
“Non si è mai fatto nulla per regolare il turismo, la politica non lo fa perché non ha interesse a farlo. Io l’ho fatto“, ha detto il sindaco di Venezia. “La maggior soddisfazione è stato vedere chi si avvicinava ai varchi sventolando il QR code d’accesso: queste persone hanno capito le nostre intenzioni. Non si è mai fatto nulla per regolare il turismo ed abbiamo creduto che fosse necessario fare qualcosa. La paura del cambiamento è legittima, ma può servire per migliorare. Oggi spendiamo più soldi di quanti ne incassiamo, ma non la ritengo una spesa, quanto un modo per far capire che bisogna cambiare e diluire le visite alla città, evitando gli intasamenti, e le persone lo stanno capendo. Ricordo che non abbiamo più i finanziamenti della Legge speciale per Venezia, ma per questa delicata città una legge speciale è necessaria“, ha continuato.
I dati
Per la giornata di ieri si sono registrate:
113.000 persone, di cui 15.700 paganti,
per tutto il periodo 13.000 studenti e 20.400 lavoratori,
75 steward informatori in 16 aree,
40 steward verificatori e 35 accertatori in 15 punti di controllo. Questi hanno verificato quasi 14.000 persone.
Tra gli esenti:
circa 40.000 ospiti in strutture ricettive (che pagano già la tassa di soggiorno),
2.100 parenti di residenti e 2.000 amici di residenti.
Sono esenti i residenti, i pendolari, gli studenti e i ragazzi sotto i 14 anni, le persone che si recano a Venezia dalle 16 alle 8.30 del mattino o chi visita le isole minori, i disabili e relativi accompagnatori e i turisti che pernottano. l biglietto d’ingresso è richiesto solo per l’accesso al centro storico di Venezia ed è prenotabile online. La sperimentazione durerà fino al 14 luglio. Chi è sprovvisto di biglietto rischia una multa dai 50 ai 300 euro.
“La sperimentazione sarà medio lunga – ha spiegato Brugnaro -, dobbiamo raccogliere dati ed informazioni per poi tarare il sistema, offrire servizi come già fa il QR code che ha la piantina della città con ad esempio, segnati i servizi igienici e poi quando si passerà all’utile economico tutto andrà in servizi alla città: non abbiamo più i finanziamenti della Legge speciale per Venezia anche se, se si trovano per il ponte di Messina, potrebbero essere trovati anche per questa città unica”, ha concluso il sindaco di Venezia.