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Parlando delle previsioni economiche d’estate, Paolo Gentiloni, il commissario europeo all’Economia, ha espresso un certo ottimismo. “Le previsioni estive della Commissione europea descrivono una ripresa dell’economia più forte di quanto prevedessimo qualche mese fa. La ragione per questa forza della ripresa è che in fondo anche il primo trimestre di quest’anno non è stato così negativo come si temeva e che lo sviluppo della campagna di vaccinazione sta consentendo una ripresa dell’economia anche in quei settori dei servizi in cui la ripresa è arrivata più tardi rispetto alla industria manifatturiera. Dati positivi anche per l’Italia con un tasso di crescita del 5 per cento quest’anno“, ha spiegato.
“Sono cifre da boom economico, ma dobbiamo sapere che non possiamo accontentarci soltanto di un rimbalzo che ci faccia tornare alla situazione precedente. Dobbiamo utilizzare anche le riforme e gli investimenti del piano reso possibile dai grandi finanziamenti europei per avere una crescita stabile, duratura, sostenibile“.
Ue, Gentiloni: “Scommessa è passare da crescita bassa a sostenuta”
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Gentiloni ha poi parlato dell’eventuale crescita dell’economia europea nei prossimi anni. “Il punto non riguarda tanto quello che succede nel 2021 e nel 2022, dove dobbiamo continuare nelle campagne di vaccinazione, ma quello che accadrà nei prossimi anni. Se cioè questa spinta, anche del Recovery finanziato dall’Ue, consentirà di passare da un lunghissimo periodo di crescita troppo bassa a una crescita più sostenuta e più sostenibile. E questa è la vera scommessa, ma non è affidata al caso: è affidata a dei programmi di investimenti e di riforme che il governo italiano ha concordato con la Commissione europea e che adesso si tratta di mettere in atto. Ed è una missione difficile, ma anche straordinariamente positiva per il Paese“.
“È molto probabile che queste decisioni di approvare i piani (di ripresa e resilienza), almeno i primi 12-14 piani che sono stati presentati entro la fine di aprile, arrivi entro la metà di questo mese“, ha concluso Gentiloni.
“La crisi ha accentuato disuguaglianze, dobbiamo lavorare per ridurle”
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Parlando delle disuguaglianze accentuate dalla crisi, Gentiloni ha evidenziato che è necessario lavorare con impegno per ridurle. “Dobbiamo essere consapevoli che questa crisi oltre a provocare un bilancio tragico dal punto di vista delle vittime, non ha ridotto le disuguaglianze, non ha eliminato le povertà. Ha premiato alcuni grandi giganti nell’economia globale, e per questo è importante una riforma del sistema di tassazione globale. Ma oltre alla tassazione globale bisogna lavorare per la sostenibilità ambientale e per ridurre queste diseguaglianze che la crisi ha persino accentuato. Abbiamo visto che in diversi Paesi europei il rischio di povertà nel corso della crisi della pandemia non si è ridotto, ma è aumentato. È una agenda complessa, è anche una agenda sociale. Ma sono certo che il governo italiano ne è perfettamente consapevole“.