Se qualcuno nella comunità internazionale si sia costruito l’idea che Donald Trump stia vivendo un periodo personalmente difficile dopo la conclusione del suo mandato da presidente Usa, la realtà racconta qualcosa di molto diverso. Chiusa (per ora) la sua parentesi politica, infatti, il tycoon ha ripreso a fare affari. E la verità è che nell’ultimo anno e mezzo si è addirittura arricchito. E non poco.
I dati che autorevolissime fonti americane hanno raccolto (dalla ‘CNN’ a ‘Forbes’) certificano infatti che il patrimonio personale di Trump sia infatti notevolmente cresciuto da quando ha lasciato la Casa Bianca. Per l’esattezza l’ex presidente, da quando non è più tale, vanta un conto in banca più ricco di ben 600 milioni di dollari. Com’è possibile tutto questo? La risposta sta nel tipo di mercato in cui ha deciso di investire.
Trump e la ricchezza prima e dopo la Casa Bianca: i conti dell’ex presidente Usa
Prima di “fare i conti in tasca” a Trump, è necessario evidenziare un fatto. Durante i quattro anni alla Casa Bianca, infatti, l’allora presidente Usa si è di fatto impoverito. Al momento della sua candidatura nel 2016, infatti, il suo patrimonio netto era di 4,5 miliardi di dollari. Quel numero è diminuito costantemente durante il suo mandato, fino a 2,1 miliardi nel 2020. Di nuovo in lieve crescita nel 2021 (quando arrivò a 2,4 miliardi), è ora tornato a quota 3. E il motivo principale è Truth Social.
Truth Social, come molti ricorderanno, è la piattaforma social che il tycoon ha lanciato come risposta “democratica” (sarebbe meglio dire “populista”) a Twitter. Quest’ultimo, infatti, aveva cancellato il suo account dopo l’assalto a Capitol Hill diventando uno dei nemici per antonomasia dell’ex presidente e dei suoi più accaniti seguaci. Il tutto fino al lancio della piattaforma alternativa, di proprietà dell’azienda Trump Media & Technology Group.
In realtà il numero di iscritti a Truth farebbero pensare a un flop, ma dal punto di vista economico non è affatto così. Trump, infatti, ricava ben 10 dollari per ogni azione venduta dalla sua divisione tech. Poco contano quindi gli 835mila follower (meno dell’1% del suo totale precedente su Twitter). Bensì gli investimenti che comunque Truth Social sta attirando. “Non male, per un imprenditore 75enne che non usa nemmeno la posta elettronica, preferendo invece scarabocchiare appunti a pennarello. Adora però lanciarsi in iniziative su mercati di cui poco conosce, e questo gli sta fruttando molto più dell’esperienza da presidente“, ha spiegato Dan Alexander di ‘Forbes’.
Non mancano, però, le zone opache nella nuova iniziativa commerciale. La ‘CNN’ conferma che Truth Social sia attualmente oggetto di un’indagine da parte della Securities and Exchange Commission. Ciò però non ha impedito alla compagnia di vedere le proprie azioni balzare da un valore di 10 dollari a oltre 56 in una sola giornata di contrattazioni. Di Trump, peraltro, è estremamente difficile tracciare con esattezza il patrimonio, dato che mai le sue dichiarazioni dei redditi sono state rese pubbliche mentre era in corsa per la presidenza o durante i suoi quattro anni in carica.