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“La presenza di quattro ministri, due viceministri, del governatore ed importanti leader politici alla nostra convention mi inorgoglisce. Ed è sintomo di importanza e ci dà ulteriore slancio nel nostro desiderio di ripartenza“. Così Guido Grimaldi, presidente di Alis, nella seconda giornata della convention Alis in corso a Sorrento. All’evento prendono parte imprenditori e stakeholder dei trasporti e della logistica.
La ripartenza del mondo dei trasporti
“Noi siamo qui per ripartire, e i messaggi che vogliamo dare sono molto concreti – ha spiegato Grimaldi –. Noi abbiamo fatto la differenza. Questo popolo dei trasporti e della logistica non si è mai fermato. Quello che noi vogliamo sollevare con lo studio che presentiamo oggi, sono i fantastici numeri che abbiamo riscontrato e che vogliamo condividere“.
Il settore, infatti, in questi mesi si è rivoluzionato anche in chiave ambientale: “Noi abbiamo spostato 5 milioni di camion dalle autostrade alla rete ferroviaria e all’intermodalità marittima. Abbiamo sottratto anche le emissioni di Co2 di 4,4 milioni e abbiamo ridotto il costo dei trasporti di 1,7 miliardi, riducendo il costo delle esternalità“.
Una sfida in tempo di pandemia
“Credo che i risultati siano molto importanti per porre l’accento su un settore, un comparto che ha fatto la differenza“, ha aggiunto Grimaldi. Secondo cui il mondo dei trasporti ha reagito anche sul fronte occupazionale nonostante i profondissimi problemi: “Lo sblocco dei licenziamenti non ci tocca, ma questo non dev’essere frainteso. Perché non vuol dire che non abbiamo subito perdite, abbiamo perso 2,1 miliardi a livello di settore“.
Grimaldi ha quindi spiegato in che modo è arrivata la reazione: “Quell’8 marzo, in cui accadde tutto ciò che ha devastato i successivi due anni, abbiamo fatto un lavoro con i nostri associati e abbiamo capito che non ci dovevamo fermare. La cosa più semplice era fermarsi e licenziare, ma tutto questo non è stato fatto. Siamo andati avanti ed abbiamo rilanciato grazie all’autorevolezza e allo spirito di sacrificio di tutto il popolo del trasporto. Che, ad oggi, considero il vero popolo di eroi dopo quello dei sanitari“.