La crisi politica italiana si fa sentire eccome sui mercati finanziari, dove si vede aumentare lo spread. Dopo un’apertura difficile, il Btp a dieci anni vede salire il proprio rendimento fino allo 0,75% intorno alle dieci di mattina, salvo poi ritracciare leggermente. Leggendo il rendimento in relazione al pari scadenza tedesco, si ha lo spread tra i due titoli. Il più noto indicatore della tensione sul debito pubblico tricolore. In tutto questo, c’è anche il monito della Bce, che invita a non sprecare l’opportunità del Recovery Plan.
Ebbene, in mattinata lo spread tra il Btp a dieci anni e decennale tedesco si arrampica fino a 124,5 punti base, per la prima volta dal novembre scorso. La posizione della Banca Centrale Europea, che potrebbe contenere gli acquisti di obbligazioni di emergenza pandemica (PEPP), sono un altro elemento che mette in difficoltà l’Italia e, a cascata, anche la Spagna. Visto che le due nazioni che più dipendono dalla politica di acquisti della Banca Centrale. I rendimenti spagnoli a 10 anni sono saliti di 2 punti base allo 0,15%.
Lo spread e l’allarme lanciato da Moody’s
Sullo stato dell’Italia si è soffermata in giornata anche l’agenzia di rating Moody’s. “Una maggioranza più fragile”, quale quella che è emersa dal voto del Senato, “intensifica le sfide delle politiche post-pandemiche” per l’Italia, si legge in un suo report. “Mentre le elezioni anticipate sono improbabili, questo governo indebolito affronta temibili sfide politiche sia nella gestione dell’attuale fase della pandemia che nell’assicurare un efficace e tempestivo assorbimento dei fondi europei, fondamentali per migliorare il basso potenziale di crescita dell’Italia”.