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“Di solito bagnavamo tutti i prati e metà del mais una volta alla settimana, ma con la turnazione di 15 giorni abbiamo dovuto fare una scelta e ora i prati sono bruciati“. Lo racconta Nicholas Fusar Poli, titolare della società agricola ‘la Robinia’ di Arluno, nel Milanese, alle prese con un’ondata di caldo record e un allarme siccità che hanno messo a dura prova le coltivazioni. “La nostra produzione di solito era abbastanza buona. Quest’anno è il 50% in meno, se non addirittura oltre il 50%“, aggiunge.