La siccità da problema si è tramutata in emergenza, e da emergenza sta assumendo i tratti del dramma. Se da diversi giorni le varie Regioni stanno provando a capire come affrontarlo con svariate misure locali e territoriali, però, esistono anche diversi accorgimenti che possiamo adottare tutti noi. E che, nel corso della normale quotidianità, possono contribuire ad arginare il problema.
Buona parte di questi semplici atti di attenzione è alla portata del buon senso di tutti. Tuttavia Legambiente Lazio ha ritenuto giusto mettere a punto un vero e proprio decalogo, a disposizione di tutti i cittadini per capire quali gesti possono davvero fare la differenza. Tanto più in un periodo come questo, in cui la siccità sta mettendo in ginocchio il Paese sotto tutti i fronti. Tra cui quello economico e quello produttivo, con l’agricoltura che teme di perdere buona parte delle coltivazioni dell’intero anno.
Siccità: che cosa possiamo fare tutti noi per salvare litri d’acqua
La spiegazione, secondo il presidente di Legambiente Lazio, è chiara. “I mutamenti climatici che abbiamo scatenato con le emissioni climalteranti ci hanno portato ad un nuovo e lungo periodo di siccità estrema, senza nevi in inverno e piogge in primavera ed estate. L’acqua è un bene prezioso e non infinito. Dovremo imparare a convivere con queste crisi idriche ed è dunque necessario cambiare modello di uso e gestione della risorsa. Con una risposta collettiva generosa, nuove regole e un cambiamento indispensabile dei comportamenti quotidiani“, ha spiegato Roberto Scacchi.
I primi accorgimenti, quasi inevitabilmente, riguardano l’utilizzo del bagno. Semplicemente chiudendo il rubinetto mentre ci si taglia la barba o si lavano i denti si possono risparmiare circa 2.500 litri di acqua per persona all’anno. Altri 1.200 vengono invece salvati se ogni volta che una persona si lava in una vasca scegliesse in alternativa di farsi una doccia. Ma un rimedio contro la siccità è anche un utilizzo consapevole del WC. Chi dispone del doppio flusso nel proprio sciacquone sappia che uno scarico libera ogni volta 3/4 litri d’acqua, l’altro dai 6 ai 9 litri. Utilizzando quello più piccolo (o facendolo installare), ogni utenza risparmierebbe 100 litri d’acqua al giorno, 35 mila all’anno.
Moltissimi sono anche gli interventi che possiamo operare in cucina. Il più ovvio è quello di azionare la lavastoviglie, come la lavatrice, solo a pieno carico. Ma questo comportamento non dovrebbe essere il frutto della siccità, ma essere adottato da chiunque da sempre. L’emergenza può invece essere l’occasione per molti di iniziare a lavare i piatti in una bacinella o con il lavandino tappato, senza usare quindi acqua corrente. Il risparmio può raggiungere in questo caso 6.000 litri di acqua potabile all’anno. In tal senso si può anche utilizzare l’acqua di cottura della pasta invece di buttarla via: è uno sgrassante naturale.
Attenzione poi anche ad alcuni interventi meno immediati, ma ugualmente importanti. Legambiente ha calcolato che se ogni piccola perdita fosse riparata, ogni utenza potrebbe salvare 21 mila litri di acqua persa da rubinetti difettosi, e addirittura 52 mila litri nel caso dei gabinetti. Diminuire la pressione dell’acqua o installare rubinetti con dispositivi frangigetto e limitatori di flusso può salvare poi ulteriori 6.000 litri all’anno in ogni casa. Importante tenere d’occhio il contatore, per capire quanto si consuma e se in casa ci sono perdite che nemmeno conoscevamo. E attenzione infine alla spesa: se compriamo un kg di carne bovina è giusto sapere che sono serviti circa 15 mila litri d’acqua per produrlo. Per un kg di lattuga, invece, solo 130.