Che Maria Sharapova avesse fiuto e talento per gli affari, lo si era capito già durante la sua carriera da sportiva professionista. Perennemente inseguita dai più importanti brand del mondo e capace anche di lanciare una propria linea di caramelle (le Shugarpova), la russa è sempre stata un’icona di stile anche al di fuori dal campo da tennis. Ora, a due anni dal ritiro, torna alla ribalta entrando a far parte del consiglio di amministrazione di Moncler.
Sharapova imprenditrice come Chiara Ferragni
Una decisione, quella della celebre azienda italiana che opera nel lusso ed è nota in tutto il mondo per i suoi piumini, che riporta la Sharapova sotto i riflettori ma questa volta in veste “imprenditoriale”, un ruolo a cui l’ex numero 1 del mondo è comunque abituata. Una mossa che ricorda molto, come intenzioni ed obbiettivi, quella di Tod’s, che esattamente un anno fa fece entrare Chiara Ferragni nel proprio CDA. La Sharapova avrà infatti, presumibilmente, il ruolo di brand ambassador e testimonial, dando con la sua enorme eco mediatica ancor più notorietà (se ce ne fosse bisogno) a Moncler. Tuttavia, non è escluso neanche un suo ruolo più operativo in alcuni processi decisionali.
Quella della Sharapova, per certi versi, è anche un storia di riscatto: colpita da squalifica per doping all’inizio del 2016, dopo circa un anno la russa ha tentato un ritorno alle gare senza enormi successi, prima di appendere definitivamente la racchetta al chiodo a febbraio 2020. Ma a breve (l’assemblea degli azionisti è convocata per il 21 aprile) Maria siederà in una delle stanze più importanti della moda italiana e mondiale, tra l’altro in un momento storico certamente non indifferente per la sua Russia.