Mentre l’Occidente (tramite il presidente Usa, Joe Biden) dialoga con la Cina, si apre un altro fronte commerciale che può aiutare la Russia di Vladimir Putin a non naufragare dal punto di vista economico nonostante le sanzioni. Uno Stato estremamente popoloso ancora disposto a fare affari con il Cremlino è infatti l’India.
La notizia è arrivata venerdì e l’ha rilanciata, tra gli altri, ‘AP News’. A inquadrare la situazione è stato un esponente del governo di Narendra Modi, che peraltro non era autorizzato a parlare con la stampa e ha mantenuto l’anonimato. Proprio lui, però, ha fatto capire come l’accordo tra India e Russia possa aiutare non poco Vladimir Putin a non bloccare l’economia nazionale nonostante la guerra in Ucraina. Ecco in che modo.
Russia e Usa, il nodo del petrolio all’India e le possibili conseguenze
L’India, infatti, è uno dei principali importatori di petrolio dalla Russia. Un accordo che, ora che Mosca ha interrotto le operazioni di compravendita con buona parte del mondo, è stato riveduto e corretto. Con condizioni, va da sé, estremamente favorevoli per il governo di New Delhi. Ma delle quali, inevitabilmente, approfitterà anche Vladimir Putin.
Ciò che ha affermato l’esponente del governo dell’India è che il Paese asiatico (la democrazia più popolosa del mondo, ma anche la nazione più inquinata del Pianeta) ha appena acquistato qualcosa come tre milioni di barili di petrolio dalla Russia. E non è tutto, perché ciò che Mosca ha concesso, secondo i media indiani, è uno sconto del 20% sugli acquisti di petrolio rispetto ai prezzi di riferimento globali.
Una situazione che genera certamente un forte malcontento negli Usa, da tempo attivi a tenere saldi i rapporti con l’India anche per contrastare l’ascesa della Cina in Asia. Tanto più che i rapporti tra Pechino e New Delhi sono tesi per delicate questioni sul confine tra i due Paesi. Resta però l’astensione dell’India all’Onu sulla condanna per l’invasione all’Ucraina. Una presa di posizione che la Russia ha lodato, tanto che la propria ambasciata a New Delhi ha parlato di “posizione indipendente ed equilibrata dell’India“.
Chiudiamo con un dato, altrettanto importante e da non sottovalutare. Pur avendo incrementato l’importazione di petrolio dalla Russia (addirittura dell’8,2%), l’India continua ad acquistarne più ingenti quantità da altri Paesi. Buona parte delle sue armi, però, arrivano proprio da Mosca. E anche per questo gli Usa stanno valutando eventuali sanzioni anche nei confronti dell’altra potenza emergente dell’Asia.