Liberi professionisti, lavoratori autonomi e coloro che intendono aprire la partita Iva possono beneficiare di diversi sostegni economici confermati per tutto l’anno in corso, ecco quali sono e come farne richiesta
Negli ultimi anni la categoria dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti è stata piuttosto penalizzata dalle difficoltà economiche subentrate con il lungo periodo della pandemia e con l’incremento dei prezzi di tutti i beni. Tuttavia alcune misure di sostegno economiche intendono sostenere queste categorie attraverso alcuni Bonus Partita IVA 2023.
Tra i bonus per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti con partita IVA l’Inps ha messo a disposizione, ad esempio, l’Iscro ovvero Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale Operativa, erogato una sola volta nel triennio 2021-2023 per massimo sei mesi con un importo compreso tra i 200 e gli 800 euro e una soglia massima di reddito pari a 8.972,04 euro. Si tratta di una misura simile alla cassa integrazione per i dipendenti rivolta però alle partite IVA con qualsiasi codice Ateco. In questo caso la scadenza delle domande è fissata per la fine di questo mese.
Per accedere a questo Bonus bisogna essere in regola con i versamenti e la partita IVA dev’essere aperta da almeno quattro anni ed è possibile farne richiesta attraverso il sito dell’Inps. Inoltre, coloro che fanno richiesta del bonus devono aver ricavato un reddito da lavoro autonomo nell’anno precedente alla domanda che sia dimezzato rispetto a quello dei tre anni precedenti. Il reddito dichiarato nell’anno precedente non deve comunque superare i 8.972,04 euro.
Ulteriori agevolazioni per giovani, donne e imprese no profit
Ulteriori agevolazioni sono previste per chi vuole avviare una nuova attività imprenditoriale. Infatti, le imprese costituite da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni o da donne che abbiano qualsiasi età possono accedere a finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto per investimenti fino a 3 milioni di euro grazie a “Oltre Nuove imprese” a tasso zero di Invitalia, la copertura è fino al 90% delle spese ammissibili.
Imprese e iniziative no profit in ambito turistico e culturale che vengono avviate in regioni quali la Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia possono nel contempo fruire degli incentivi del programma Cultura Crea 2.0.
Di recente introduzione è il Bonus fino a 3.000 euro per i titolari di partita IVA rivolto soprattutto a piccole attività, lavoratori autonomi e professionisti, erogato una tantum per coloro che hanno dovuto interrompere il proprio lavoro nel periodo compreso tra il 1° maggio e il 31 agosto 2023 a causa della grave alluvione in Emilia-Romagna.
Inoltre, grazie all’iniziativa “Resto al Sud” coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 55 anni e si trovano nelle zone sismiche del Centro Italia, nel Sud o nelle Isole, possono recuperare fino al 100% delle spese per ristrutturazione di immobili, acquisto di macchinari e ulteriori interventi.
Infine, il Decreto Bollette, per fare fronte al caro energia, ha stabilito che le imprese che hanno dovuto sostenere un incremento del 30% nei primi tre mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2019 possono accedere ai crediti di imposta applicati in precedenza del 40% e 45%. Le imprese agricole per la produzione di energia con impianti fotovoltaici inoltre hanno l’Iva ridotta al 5% per il gas, più alcuni altri specifici incentivi.