Il via libera del Consiglio dei ministri alla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef) comporta alcune novità che riguarderanno le imprese ma anche i cittadini. E le buone notizie, oltre all’importante discesa del debito pubblico, non mancano.
Gli effetti del Nadef sul Superbonus 110%
“Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consente di coprire le esigenze per le cosiddette politiche invariate e il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale“, spiega il documento che introduce la Nadef. E tra essi spicca il Superbonus del 110%, che permette interventi di efficientamento energetico sulla casa e in generale su edifici di proprietà.
Nel mese di aprile era emerso che gli interventi frutto del Superbonus erano stati all’epoca decisamente pochi. Quelli in condominio ammontavano a poco più di 500, mentre il totale superava di poco la cifra di 6.500, per un valore complessivo di 670 milioni di euro. A rallentare il tutto anche problemi logistici: nell’autunno 2020, durante il lockdown, era difficile organizzare assemblee condominiali per approvare i lavori.. E proprio per questo l’intento è che con il Nadef si accelerino tali operazioni.
Un provvedimento che fa esultare le aziende
Sono oltre 50 le aziende italiane che, come spiega il ‘Corriere della Sera’, hanno scritto al presidente Mario Draghi per chiedere che il Superbonus 110% diventi strutturale (magari con iniziative come il Nadef). Lo spiega Manuele Solazzo, general manager del gruppo Solarplay. Responsabile di un’azienda che opera nella riqualificazione energetica, secondo lui si tratta di “uno strumento rivoluzionario, un’agevolazione senza precedenti, con un impressionante potenziale espansivo“.
“I dati non ammettono dubbi – ha aggiunto –. Il Superbonus 110% ha riacceso i motori all’edilizia italiana. Si calcola che la misura avrà un impatto di 6 miliardi di euro di ricadute dirette sul settore, che diventano 21 miliardi sull’economia nel suo complesso. L’efficienza energetica conviene sia ai cittadini che alle casse dello Stato, anche grazie al maggiore gettito provocato dagli investimenti nel settore“. E con il Nadef può davvero arrivare un importante colpo di reni per l’Italia, come previsto dal Pnrr sin dall’inizio dell’operazione Recovery Plan.