4,2 miliardi di dollari (circa 3,5 miliardi di euro) in opere di beneficenza negli ultimi quattro mesi. È questa l’incredibile cifra donata da MacKenzie Scott, ex moglie del fondatore di Amazon, Jeff Bezos, secondo quanto riportato da lei stessa sul suo blog. A beneficiarne 384 organizzazioni di beneficenza in tutti gli Stati Uniti, impegnate soprattutto nell’emergenza sociale (seguita a quella sanitaria).
Chi è Mackenzie Scott, la donna più ricca al mondo
Nata il 7 aprile 1970 a San Francisco, in California, MacKenzie Scott dimostra già dalla giovinezza una personalità poliedrica che la porta a laurearsi a Princeton con il massimo dei voti in Lingua e Letteratura inglese (è stata allieva della scrittrice Toni Morrison) e ad entrare nel mondo dell’economia lavorando per la società di investimenti D. E. Shaw.
Nel 1993 si sposa con Jeff Bezos, suo collega proprio alla D.E. Shaw, che intraprenderà da lì a pochi mesi il percorso di fondazione e sviluppo di Amazon, divenuto oltre vent’anni dopo colosso mondiale dell’e-commerce. I due divorzieranno nel 2019, raggiungendo un accordo economico tale da rendere Scott una delle persone più ricche al mondo. Il suo patrimonio netto attuale si aggira attorno ai 68 miliardi di dollari: una cifra che porta l’ex signora Bezos ad essere la 22esima persona più ricca al mondo, prima fra le donne secondo quanto riportato dalla redazione economica di Cnn.
Una promessa mantenuta
L’attività filantropica di MacKenzie Scott l’ha portata a fondare un’organizzazione anti-bullismo, Bystander Revolution, e a sostenere realtà sociali in ambito di integrazione e diritti civili. In periodo di pandemia ha voluto poi dare una mano a chi sta soffrendo a causa del coronavirus.
D’altra parte la stessa ex signora Bezos aveva annunciato, all’indomani del divorzio, che avrebbe puntato tutto sulla beneficenza: “Ho un ammontare spropositato di denaro da condividere” aveva detto. Già a luglio aveva donato circa 1,4 milioni di euro (1,7 miliardi di dollari) a favore di organizzazioni a sostegno dell’uguaglianza di genere, alle realtà LGBT e alle associazioni che si battono per la difesa dell’ambiente.