L’Italia rallenta la sua crescita demografica e diventa uno dei paesi in cui si fanno meno figli. Lo stesso paese che fino alla metà degli anno ’70 non ha mai sofferto una problematica simile, di anno in anno e soprattutto a partire dal 2008 registra dati relativi alla natalità che fanno pensare che parte della popolazione italiana non si sente abbastanza sicura nel mettere al mondo un’altra vita.
Lo vediamo dai dati della Central Intelligence Agency, secondo i quali l’Italia è al sestultimo posto nella classifica mondiale per tasso di natalità. Ma quali sono i motivi che causano, in Italia, parti tardivi o spingono le coppie a rinunciare ad avere un figlio?
Non tutta l’Italia registra dati simili, in alcune regioni è più evidente il fenomeno delle recessione demografica, mentre in altri si può addirittura avvertire, dal 2008, un leggero aumento delle nascite. Da quando si registra una certa decrescita della popolazione, Bolzano ha evidenziato un tasso di natalità del 7% in più, che è diminuito invece del 30% a Prato.
I fattori della recessione demografica in Italia
Nelle regioni in cui si fanno meno figli, il primo motivo è legato proprio al numero delle donne fertili che vi risiedono. Infatti, è stato evidenziato un calo del 14% di donne con età compresa fra i 16 e il 45 anni di età e del 13% riguardo al tasso di natalità.
Un altro motivo è la prospettiva lavorativa che si sta allungando sempre più, costringendo le donne a dover aspettare anche diversi anni prima di poter ottenere sicurezza e stabilità economica. La conseguenza è nella maggior parte dei casi una gravidanza tardiva che spiega i cali delle nascite ad esempio a Milano, Roma e Firenze.
Un fattore ritenuto importante è anche la scarsa offerta di servizi ai genitori e ai bambini. Molto spesso si parla dei posti che scarseggiano negli asili nido in Italia, anche se questa motivazione non ha ricevuto riscontri validi da poterla confermare tra i fattori che condizionano negativamente le nascite. Alcune regioni in cui sono presenti più asili nido rispetto ad altre, registrano comunque un calo demografico.
Dopo l’Italia, tra gli ultimi posti in classifica troviamo il Giappone, la Corea, Andorra, Monaco e Saint Pierre et Miquelon. Ai primi posti invece tre Stati africani: il Benin al terzo posto (con 40,72 nati ogni mille abitanti) l’Angola al secondo posto con 41,42 nuovi nati ogni mille abitanti e al primo il Niger, con 46,86 nascituri ogni mille abitanti.