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“Licenziamenti? Inevitabile che queste cose accadano, ma non in questo modo. Non vogliamo il Far West“. Queste le dure parole del Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti a margine di un evento a Milano dal titolo “Progetto Mind: sinergie per innovare la Lombardia”. Presenti anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Letizia Moratti.
Giorgetti: “Rivoluzione ambientale e digitale creano pressioni sul mondo del lavoro”
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Secondo Giorgetti, frizioni in futuro saranno sempre più all’ordine del giorno nel mondo del lavoro a causa della rivoluzione digitale e ambientale. “Oggi ci scandalizziamo per due aziende che hanno chiuso, ma questo processo inevitabilmente decreterà per legge la morte di tanti settori industriali e produttivi“.
Per questo, secondo Giorgetti, “occorre trovare le situazioni per attutire le conseguenze sociali derivanti da questa transizione facendo capire ai tanti soggetti in coda per ricevere i soldi del PNRR che hanno sulle loro spalle una grande responsabilità sociale“.
La politica si interroga sulla normativa licenziamenti post Covid
È da alcuni giorni che la politica sta riflettendo su un possibile ripensamento della normativa dei licenziamenti. L’annuncio della chiusura dello stabilimento della Gkn a Campi Bisenzio in Provincia di Firenze ha portato il tema in cima all’agenda politica. Più di 400 operai rischiano di perdere il posto di lavoro. E lo hanno saputo attraverso una mail.
Modalità definite “inaccettabili” anche dal ministro del Lavoro Andrea Orlando del Partito Democratico. E il segretario dei dem, Enrico Letta, è andato oltre. “Se questo è l’andazzo dopo il 30 giugno, vuol dire che va cambiato”, ha dichiarato. Chiedendo al governo di rivedere la misura. Infine le parole di Giorgetti, altro esponente del governo, ma in quota Lega.
Cosa ha deciso il governo sul blocco dei licenziamenti
Il blocco dei licenziamenti è stata una delle misure cardine adottate per contrastare le ricadute economiche della pandemia. La misura che impediva i licenziamenti per tutte le imprese che usufruivano della “cassa integrazione Covid” è stata modificata lo scorso 30 giugno. Il divieto di licenziare è stato prorogato fino alla fine di ottobre solo per i settori del tessile, del calzaturiero e della moda.
Assemblea permanente alla Gkn
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Nel frattempo, gli operai della Gkn di Campi Bisenzio hanno superato la terza notte di assemblea permanente contro la chiusura dello stabilimento che rifornisce materiale per la Fiat. I sindacati non abbassano la guardia e stamattina tutti i lavoratori di turno si sono presentati in azienda. Continuano ad arrivare rappresentanti delle istituzioni, sindaci e politici. Tra loro anche l’ex ministro dello Sport Luca Lotti.
Tuttavia c’è molta diffidenza, come spiega Andrea, uno degli operai. “Non ho mai visto soluzioni concrete arrivare dalle istituzioni. Qui siamo più di 500 persone, incluso l’indotto, e ci siamo trovati da un momento all’altro licenziati. Venerdì alle 6 di mattina è finito il turno di notte e alle 10 è arrivata la lettera alla Rsu. Finché non si troverà una soluzione, non lasceremo lo stabilimento“.
Della stessa opinione Dario Salvetti, della Rsu aziendale. “Sono cominciati tutti gli incontri, ma noi siamo concentrati sulla mobilitazione. Non ci fidiamo di nessuno. Abbiamo bisogno di prove concrete. Non si fanno passerelle sulla pelle degli operai. Assemblea permanente ad oltranza. Stamattina noi siamo entrati regolarmente a lavoro“.