Non solo il dpcm ottobre: nel vertice fiume di Palazzo Chigi c’erano anche le misure economiche per la legge di bilancio da presentare a Bruxelles. Il governo e i capidelegazione dei partiti di maggioranza hanno discusso abche dei capisaldi di una manovra tutt’altro che semplice. L’esecutivo dovrà infatti tenere in considerazione sia le misure necessarie per rafforzare il Sistema sanitario nazionale. Nonché rilanciare un’economia martoriata dalla crisi scatenata dal Covid, sia trovare le risorse necessarie a riformare il sistema pensionistico (con Quota 100 destinata al “pensionamento” a partire dalla fine del 2021), il welfare familiare e il sistema fiscale. Nelle prossime ore si terrà il Consiglio dei Ministri.
Legge di bilancio 2021: c’è il rifinanziamento della cassa integrazione
La legge di bilancio 2021 prevede misure per 40 miliardi di euro, con un ulteriore discostamento per circa 20 miliardi di euro. Buona parte delle risorse che il governo vuole mettere in campo serviranno per finanziare gli interventi per rilanciare il sistema produttivo. Inoltre bisognerà sostenere tutte quelle categorie maggiormente colpite dalla pandemia di Coronavirus.
Spiccano, ad esempio, il rifinanziamento della cassa integrazione straordinaria, gli interventi a sostegno del turismo, del settore della ristorazione e di quello dello spettacolo e il rinnovo per tre anni (con scadenza al 31 dicembre 2023) del superbonus 110% per i lavori di efficientamento energetico e di consolidamento della propria abitazione. Il Movimento 5 stelle, inoltre, propone una mini-pace fiscale, con rateizzazione delle imposte per tutte quelle categorie in difficoltà a causa del Covid.
Nuovi fondi per il Trasporto Pubblico Locale e assegno unico per i figli
Da parte del Partito Democratico, invece, arriva la richiesta di nuovi fondi per il Trasporto Pubblico Locale (secondo molti tra le principali cause della seconda ondata di contagi di questi giorni), per la Sanità Pubblica e la scuola (sia quella dell’obbligo, sia l’università). Necessario, sostiene poi il partito diretto da Nicola Zingaretti, arrivare a una quadra sulla riforma del fisco, che consenta di continuare sulla strada della riduzione delle tasse sui lavoratori e sulle imprese.
Nel vertice di ieri sera, infine, è stata definita la dotazione economica per l’assegno unico per i figli per il prossimo anno. Fortemente voluto da Italia Viva e dallo stesso Pd, l’assegno unico andrà a sostituire gli assegni familiari e riguarderà una platea molto ampia. Secondo le indiscrezioni, la dotazione per il 2021 sarà di 3 miliardi di euro e coprirà la seconda metà dell’anno. Una volta a regime, la misura avrà una dotazione di 6 miliardi di euro.