Europa, ecco la nuova riforma sui migranti: l’annuncio e i nodi

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Se ne era parlato per mesi, ma ora in Europa dalle intenzioni si passa ai fatti. Da Bruxelles arriva infatti la riforma sulle politiche migratorie nel Continente, approvata dalla Commissione europea come spiegato dalla presidente Ursula von der Leyen.

Riforma migranti: l’annuncio di Ursula von der Leyen

Il pacchetto della Commissione su migrazione e asilo, che presentiamo oggi, offre un nuovo inizio – ha dichiarato Ursula von der Leyen –. Molti interessi legittimi devono essere riequilibrati. Vogliamo essere all’altezza dei nostri valori e allo stesso tempo affrontare le sfide di un mondo globalizzato“.

Dalla presidente della Commissione arrivano le linee guida su come gestire la delicatissima questione: “L’Europa deve abbandonare soluzioni ad hoc e mettere in atto un sistema di gestione della migrazione prevedibile e affidabile. Questo pacchetto riflette un giusto e ragionevole equilibrio tra responsabilità e solidarietà tra gli Stati membri“.

Le diverse anime dell’Europa: un difficile negoziato

Al centro dell’attenzione dell’Europa anche i rapporti tra Stati e soprattutto la conquista di una fiducia da parte dei singoli cittadini che non sempre è stata garantita. Il nuovo pacchetto dovrà infatti essere approvato dalle singole capitali. E si prospetta un negoziato non facile, con i Paesi mediterranei e gli Stati intenzionati a sostenerne le istanze da una parte, e dall’altra chi si oppone alla cooperazione. Questo è il caso del blocco di Visegrad, degli Stati baltici e dell’Austria.

Questo pacchetto riflette anche un approccio pragmatico e realistico – ha spiegato Ursula von der Leyen –. Sappiamo che dobbiamo creare fiducia tra gli Stati membri e la fiducia dei cittadini di poter gestire tutto questo come Unione. Il pacchetto riflette la complessità della questione, poiché riunisce tutti gli aspetti della migrazione. L’Europa ha già dimostrato in altri settori di saper compiere passi straordinari per conciliare prospettive divergenti. Ora è il momento di alzare la sfida per gestire la migrazione in maniera congiunta“.

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