La commissione UE apre un’indagine su Temu, ecco perché

La Commissione europea si è interrogata sulle modalità utilizzate da Temu per stimolare l’acquisto da parte dei consumatori. Queste favorirebbero la dipendenza da shopping compulsivo on-line, grazie anche a un sistema di gioco a premi che incentiva acquisti continui

Temu crea dipendenza. È questa l’accusa della Commissione europea nei confronti dell’e-commerce cinese. L’UE ha avviato un’indagine formale sulla popolare piattaforma di vendita online per presunte violazioni del Digital Services Act (DSA), normativa dell’Unione Europea entrata in vigore nel 2023, con lo scopo di regolamentare le piattaforme online e creare uno spazio digitale più sicuro e trasparente. La Commissione europea ha chiesto chiarimenti sui modelli di business di Temu ritenuti poco convincenti e preso in considerazione diverse denunce dei consumatori sulla scarsa qualità dei prodotti venduti.

Cosa prevede il Digital Services Act

Il DSA insieme al Digital Markets Act (DMA) ha l’obiettivo di migliorare il funzionamento del mercato digitale europeo, riducendo i rischi per gli utenti e garantendo trasparenza tra le piattaforme online.

Shopping online
Shopping online | pixabay @Mohamed_hassan – Newsby.it

La legge sui servizi digitali (DSA) è una nuova serie di norme a livello dell’UE per i servizi digitali che agiscono in qualità di intermediari per i consumatori e i beni, i servizi e i contenuti. Nel contesto della legge sui servizi digitali, i servizi digitali si riferiscono a servizi intermediari quali fornitori di servizi ospitanti, mercati online e reti di social media. Il DSA mira a costruire un mondo online più sicuro e più equo. Introdurrà norme che proteggono allo stesso modo tutti gli utenti nell’UE, sia per quanto riguarda beni, contenuti o servizi illegali, sia per i loro diritti fondamentali. Ad esempio, garantisce: un modo semplice per segnalare contenuti, beni o servizi illegali; maggiore protezione per le persone colpite da molestie e bullismo online, trasparenza in materia di pubblicità, vieta determinati tipi di pubblicità mirata, come quelli che utilizzano dati sensibili o i dati dei minori, meccanismi di reclamo facili da usare e gratuiti se una piattaforma online elimina i nostri contenuti, termini e condizioni semplificati“, si legge nel sito della Commissione europea. Il Digital services act ha già messo nel mirino altri colossi come X, TikTok e AliExpress.

Di cosa è accusata Temu

La Commissione europea si è interrogata sulle modalità utilizzate da Temu per stimolare l’acquisto da parte dei consumatori. Queste favorirebbero la dipendenza da shopping compulsivo on-line, grazie anche a un sistema di gioco a premi che incentiva acquisti continui. La piattaforma cinese punta infatti sugli sconti e le promozioni che si attivano sul momento grazie a giochi come “la ruota della fortuna” e azioni che deve compiere l’utente per vincere bonus esclusivi e comprare prodotti a prezzi stracciati. Il colosso, che ha trasferito la propria sede da Shanghai a Dublino l’anno scorso, è accusata anche di vendere prodotti di scarsa qualità. Tra le merci fuori norma ci sono anche “giocattoli e cosmetici”, due categorie merceologiche particolarmente delicate. L’obiettivo dell’indagine, ha spiegato la vicepresidente della Commissione Margrethe Vestager, è stabilire se la piattaforma abbia violato la legge sui servizi digitali (Dsa) per fare tutto questo. L’indagine riguarda tutti i tipi di prodotti venduti. In caso di violazioni accertate, Temu potrebbe incorrere in sanzioni fino al 6% del suo fatturato annuo. 

Un portavoce dell’azienda: “Coopereremo pienamente”

Un portavoce dell’azienda ha dichiarato: “Temu prende seriamente i suoi obblighi ai sensi del DSA, investendo continuamente per rafforzare il nostro sistema di conformità e salvaguardare gli interessi dei consumatori sulla nostra piattaforma“. “Coopereremo pienamente con gli enti regolatori per supportare il nostro obiettivo comune di un mercato sicuro e affidabile per i consumatori“, ha continuato. “Possiamo confermare che siamo in trattative per aderire all’iniziativa. La contraffazione è una sfida che riguarda l’intero settore e crediamo che gli sforzi collaborativi siano essenziali per promuovere i nostri obiettivi comuni di protezione dei consumatori e dei titolari dei diritti“, ha aggiunto il portavoce.

Temu ha confermato di essere in trattative per aderire al “Memorandum of Understanding sulla vendita di prodotti contraffatti su internet“, un collettivo volontario di rivenditori online tra i quali Alibaba, Amazon, eBay, Vinted e Vestiaire Collective, che ha l’obiettivo di prevenire la vendita di prodotti falsi in Europa.

La Commissione ha spiegato: “Abbiamo indicazioni da diverse autorità e sospetti concreti che non si faccia abbastanza per prevenire la disseminazione di prodotti illegali“. Anche gli Stati Uniti hanno dichiarato a settembre che potrebbero indagare sui “prodotti mortali per neonati e bambini piccoli” venduti su Temu. La piattaforma si è detta disposta a collaborare con le autorità europee.

Cos’è Temu

Temu, piattaforma di e-commerce ha conquistato il mercato di tutto il mondo per i prodotti venduti a prezzi bassissimi ha un patrimonio di 48,6 miliardi di dollari. Il colosso è stato lanciato nel 2022 da PDD Holdings, che possiede anche Pinduoduo. Gran parte dei prodotti venduti su Temu proviene direttamente dai produttori in Cina. Temu, che a settembre ha dichiarato di avere 92 milioni di utenti attivi al mese, si posiziona nel mercato ai livelli di giganti dell’e-commerce come Amazon, Shein e Wish.

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