Un’esenzione dall’Iva, che riguarda tutti i beni e i servizi messi a disposizione durante la crisi ai cittadini e agli Stati membri dell’Ue. A proporla è la Commissione europea, che tramite un comunicato spiega come effettivamente si attuerebbe il tutto.
L’esperienza della pandemia e la proposta della Commissione Ue
L’idea della Commissione europea è quella di permettere l’importazione e l’acquisto di tutti i beni e i servizi da distribuire ai cittadini senza dover versare l’imposta sul valore aggiunto, ossia appunto l’Iva. Ciò riguarderebbe tutto ciò che può circolare in questi delicatissimi mesi come risposta alle emergenze sanitaria ed economica. E che, invece, rischia di restare bloccato anche a causa dei costi divenuti per molti insostenibili.
La Commissione europea sottolinea quanto l’esperienza della pandemia abbia insegnato. Ossia che l’applicazione dell’Iva ad alcune transazioni rappresenta inevitabilmente un costo negli appalti. E questo, tenuto conto anche delle enormi difficoltà del periodo, rischia di mettere a dura prova i bilanci più limitati. Tanto degli Stati membri quanto di imprese o singoli cittadini in difficoltà.
Iva: beni e prodotti per cui scatterebbe l’esenzione
L’obiettivo finale della Commissione europea è quello di ottimizzare l’efficienza dei fondi che l’Ue vuole mettere a disposizione di Stati, imprese e cittadini. In particolare, se gli investimenti sono utilizzati nell’interesse pubblico, e riguardano il contrasto a calamità naturali o un’emergenza sanitaria come la pandemia da Covid, potrebbe scattare l’esenzione dell’Iva.
La Commissione europea elenca anche alcuni tra i beni e servizi che potrebbero beneficiare dell’esenzione Iva. Tra essi figurano test diagnostici, materiali diagnostici e attrezzature di laboratorio, dispositivi di protezione individuale (ossia DPI, tra cui figurano guanti, respiratori, maschere, camici, prodotti e attrezzature per la disinfezione). Ma anche antimicrobici e antibiotici, antidoti contro le minacce chimiche, cure per lesioni da radiazioni, antitossine, compresse di iodio, prodotti del sangue o anticorpi. Al netto di beni utili per contrastare il Coronavirus, l’elenco comprende anche tende, letti da campo, abbigliamento e alimenti, attrezzature di ricerca e salvataggio.