Ucraina, qual è l’impatto economico della guerra sui partner di Kiev?

Durante gli incontri primaverili del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, vari Paesi hanno promesso degli aiuti economici all’Ucraina. Sergiy Nikolaychuk, il vice governatore della banca centrale ucraina, ha spiegato che Kiev conta molto su questo supporto. Il Paese, infatti, ha bisogno di una cifra compresa tra i 5 e i 7 miliardi di dollari al mese per colmare il buco di bilancio causato dall’invasione della Russia. Nonostante le promesse fatte a Washington, non è chiaro quale sarà l’importo preciso che ogni stato dovrà corrispondere. Nikolaychuk ha spiegato che il sostegno potrebbe arrivare in varie forme. Non si parla solo di supporto economico, ma anche militare e umanitario, dunque è difficile fare delle stime precise. “Ci sono molte promesse. Ma per trasformarle in vero sostegno finanziario dovrebbe essere fatto un enorme lavoro dei nostri partner in diversi Paesi”, ha sottolineato Nikolaychuk.

I fondi necessari per ricostruire l’Ucraina

Stando a quanto dichiarato da Denys Shmyhal, il primo ministro ucraino, saranno necessari almeno 600 miliardi di dollari per ricostruire la nazione al termine dell’invasione russa. Pertanto, ha chiesto ai Paesi membri del Fondo Monetario Internazionale di donare il 10% dei loro diritti speciali di prelievo all’Ucraina. Al momento questo processo è ancora nelle fasi iniziali. Nikolaychuk ha aggiunto che i fondi russi congelati negli Stati Uniti, in Canada e nell’Unione Europea dovrebbero essere usati per pagare la ricostruzione delle proprietà distrutte da Mosca durante la guerra. David Malpass, il presidente della Banca Mondiale, ha dichiarato che verrà fatto il possibile per aiutare finanziariamente l’Ucraina e minimizzare il debito che dovrà pagare in futuro.

A marzo, il Fondo Monetario Internazionale ha approvato un prestito di emergenza di 1,4 miliardi di dollari all’Ucraina. Ha poi osservato che il debito della nazione dovrebbe restare sostenibile, ammesso che la guerra termini in tempi brevi. “Più a lungo durerà il conflitto e più avremo difficoltà a saldare il nostro debito”, ha concluso Nikolaychuk.

Gestione cookie