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Quello del caro benzina è un problema con il quale ormai ci troviamo a fare conti da diverso tempo. Al momento, in Italia e in gran parte d’Europa, è quasi impossibile trovare un distributore in cui il prezzo, al litro, sia inferiore ai due euro. Sulla questione ha riferito in Senato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che ha spiegato come il costo del gas sia quintuplicato nel giro di un anno.
“Per stoccare 10 miliardi di metri cubi di gas mi servirebbero 15 miliardi di euro. Un anno fa, di questi tempi, quando il gas stava a un po’ meno di 30 centesimi al metro cubo, lo stoccaggio mi avrebbe richiesto un anticipo di 3 miliardi. A parità di tutto non è giustificato che lo stoccaggio da 3 miliardi di anticipo arrivi a 15 miliardi, questa è stata la mia affermazione un po’ dura, forse non mi sono espresso con termini giuridicamente corretti, ma non è possibile che mi costi cinque volte di più se la materia è la stessa“, le sue parole.
Cingolani: “Il governo ragiona su un’accisa mobile”
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Per contenere l’impatto sui consumatori finali, il Governo sta valutando l’ipotesi di praticare sui carburanti un’accisa mobile. “C’è un problema di un incremento dei costi del Brent e un problema del costo del gas e dell’energia che serve nelle raffinerie a trasformare che impatta sul costo finale. Inoltre, c’è una diminuzione della disponibilità del diesel mentre non c’è alcun problema per la benzina“, ha aggiunto il ministro della Transizione ecologica.
Caro Benzina e Gasolio, Aci: “Italiani meritano risposte”
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Quello del caro benzina, come detto, è un problema che riguarda tutti gli italiani, e della questione si è occupato anche Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Aci. “Si arriverà a un taglio delle accise e a una riduzione alla pompa, penso che ci sarà anche una stretta sugli aumenti non giustificati come è stato immaginato da alcuni ministri. È un momento difficilissimo per tutti e il Governo Draghi sta facendo tutto il possibile, abbiamo molta fiducia in lui e in tutto il Consiglio dei Ministri“, le sue parole.
E ancora: “Ci aspettano momenti non facili, molto complicati, dovremo essere tutti nessuno escluso in grado di recepire i messaggi che ci arrivano. Il taglio delle accise è quello che dà un ristoro agli italiani, qualunque altra politica che porti alla riduzione delle fonti di energia chiede del tempo e non darebbe risposte immediate, mentre gli italiani hanno bisogno di averle. Dovremmo cercare di essere più autosufficienti, soprattutto nel gas, cosa che negli ultimi anni non è stata fatta, ci siamo illusi che non sarebbe mai accaduto quanto è successo“, ha concluso.